Alternanza scuola-lavoro: che cos'è e come renderla efficace

Da qualche mese gli studenti degli ultimi anni delle superiori hanno una nuova possibilità per affacciarsi al mondo del lavoro. Infatti la Legge n. 107/2015, Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti, nota come la «Buona scuola», ha previsto percorsi di alternanza scuola-lavoro (ASL) per il triennio di ogni tipo di scuola secondaria superiore. 

Scopo di questi percorsi, come recita la legge, è quello di incrementare le opportunità di lavoro e le capacità di orientamento degli studenti, evidenziando pertanto una finalità che travalica l’apprendimento di contenuti per puntare invece a traguardi di ordine metacognitivo e professionale. 

Alla spiegazione di questa novità, e a una primissima valutazione sul suo andamento, è dedicato un articolo di Daniela Robasto, docente dell'Università di Parma (Dipartimento ALEF). Se l’obbligo di frequentare ambiti professionali prima della fine degli studi è da valutare positivamente - sostiene l'autrice -, alcune questioni restano però aperte: come progettare percorsi di ASL che effettivamente rispondano alla richiesta legislativa? Come monitorarne in itinere il raggiungimento degli obiettivi formativi? Quali strategie mettere in campo affinché scuola, studente e soggetto ospitante entrino in sinergia?

L'articolo integrale è scaricabile dal numero di gennaio di Aggiornamenti Sociali, di seguito invece una tabella che riassume in un colpo d'occhio quelle che, secondo l'autrice, sono le principali azioni che scuole, studenti e soggetti ospitanti dovrebbero compiere per migliorare l'efficacia dei percorsi di ASL.



18 gennaio 2017
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