In seguito alla pubblicazione del modulo DAT nel numero di agosto-settembre 2020 di
Aggiornamenti Sociali, i membri del Gruppo di studio sulla bioetica hanno cominciato a ricevere reazioni e commenti da studiosi e professionisti del mondo della sanità; nata così l’idea di chiedere ad alcuni di loro di formalizzare il proprio pensiero in un breve testo, che potesse essere reso pubblico: ecco l'origine dei contributi qui raccolti.
L’obiettivo è duplice. Innanzi tutto si vuole ampliare il dibattito, aprendolo sia a una pluralità di prospettive, disciplinari e professionali, ciascuna delle quali illumina in modo originale i diversi aspetti della questione, sia a una pluralità di posizioni, poiché non tutte le voci sono ugualmente concordi con l’impostazione del documento, segnalandone punti di forza così come limiti ed elementi che richiedono ulteriore approfondimento. L’auspicio è che, oltre ad alimentare il confronto interno al mondo della bioetica, la loro lettura fornisca ulteriori elementi di consapevolezza a chi decida di avvalersi del modulo DAT proposto, favorendone un uso ancora più responsabile.
Un invito al discernimento ponderato e sapiente
Antonio Autiero
Professore emerito di Teologia morale, Università di Münster (Germania)
La medicina deve aiutare, non “crocifiggere”
Annamaria Marzi
Direttore infermieristico, Hospice Casa Madonna dell’Uliveto, Albinea (RE)
Una combinazione di autodeterminazione, relazione e situazione
Stefano Semplici
Professore ordinario di Etica sociale e Bioetica, Università di Roma – Tor Vergata; Presidente del Comitato internazionale di bioetica dell’UNESCO dal 2011 al 2015
L'importanza di una dinamica fiduciaria
Giulio Corgatelli
Medico di famiglia; socio SIMG (Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie); membro del Comitato etico dell’ISS (Istituto superiore di sanità) dal 2015 al 2020
Le DAT e la meditatio mortis
Antonio Da Re
Professore ordinario di Filosofia morale, Università di Padova; membro del Comitato Nazionale per la Bioetica
Una lettura protestante
Luca Savarino
Coordinatore della Commissione bioetica delle Chiese battiste metodiste e valdesi in Italia; membro del Comitato nazionale per la bioetica