fa parte della rete delle Riviste e dei Centri di ricerca e azione sociale dei gesuiti in Europa, e della Federazione
Comitato di consulenza scientifica:
Stefano Bittasi SJ, Floriana Cerniglia, Chiara Giaccardi, Berardino Guarino, Antonio La Spina, Mauro Magatti, Giulio Parnofiello SJ, Antonietta Pedrinazzi, Luca R. Perfetti, Massimo Reichlin, Giuseppe Trotta SJ, Giuseppe Verde, Tommaso Vitale.
Editore: Fondazione Culturale San Fedele
Piazza San Fedele 4, 20121 Milano
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Pubblicazione a stampa: ISSN 0002-094X
Pubblicazione online: ISSN 2465-1834
Storia e prospettive
Aggiornamenti Sociali nasce nel 1950 come espressione del Centro Studi Sociali, all'interno della rinnovata presenza dei gesuiti presso la chiesa di San Fedele, nel cuore di Milano. I suoi fondatori si propongono di diffondere la dottrina sociale della Chiesa, con particolare riferimento alle sue applicazioni pratiche nella società italiana, così da accompagnare e sostenere la rinascita della democrazia in Italia nel difficile periodo del dopoguerra. Da allora non ha smesso di partecipare all’istituzione della democrazia nel nostro Paese e di contribuire ai processi condivisi nella società per affrontare i paradossi del vivere insieme, impegnandosi
per una cultura laica a partire dalle risorse della fede cristiana.
Una triplice prospettiva infatti contraddistingue la Rivista fin dalle sue origini e che ci sembra non aver perso nulla del suo valore. Pur in una società profondamente diversa da quella del 1950, riteniamo infatti che continui ad avere senso portare avanti un discorso sociale:
- in una prospettiva di fede cristiana, sul fondamento della dottrina sociale della Chiesa e delle molte esperienze di azione sociale che ad essa si ispirano, assumendo esplicitamente la rilevanza sociale della fede e la rilevanza per la fede del fatto sociale;
- in una prospettiva di promozione della giustizia, che nella spiritualità della Compagnia di Gesù è un’esigenza del servizio della fede. Concretamente questo significa assumere come punto di osservazione e di lettura critica delle dinamiche politiche e sociali la posizione dei poveri, dei vulnerabili, degli «ultimi», consapevoli che quello voluto da Dio è un mondo in cui c’è davvero un posto per tutti, nel rispetto della comune dignità di ciascuno;
- in una prospettiva di circolarità ermeneutica fra riflessione e azione sociale e di dialogo interdisciplinare: solo l’adozione di una pluralità di punti di vista, scientifici e di impegno concreto, nella fatica del confronto e dell’argomentazione, può dischiuderci a una comprensione più profonda dei fatti sociali che sveli le radici dell’ingiustizia e promuova un vero cambiamento.
L’esperienza di questi settant’anni ci insegna che si tratta di un impegno esigente, ma anche di una sfida attraente, capace di dare gusto al lavoro compiuto. Ci auguriamo che sia lo stesso per gli autori e i lettori che ci accompagnano in questo cammino.