Yayla. Musiche ospitali

Centro Astalli–Appaloosa Records
IRD International Records Distribution, doppio CD, € 22,90
Scheda di: 
Fascicolo: dicembre 2018

Yayla. Musiche ospitali è un progetto musicale, conclusosi con la registrazione di un doppio CD, che ha alle spalle un ampio periodo di osservazione, riflessione ed esperienze di vita sul mondo della migrazione forzata. Comprende due pilastri, le colonne d’Ercole: il mar Mediterraneo, crocevia di culture e religioni, teatro di scontri e incontri di civiltà, attorno a cui è stata concepita l’Europa; la migrazione, rappresentata dal termine “yayla”, che indica la transumanza, la migrazione stagionale dei pastori dell’Anatolia con le loro greggi verso i pascoli montani. Ora Yayla, questa transumanza, diviene un cammino musicale intrapreso da musicisti, attori, scrittori, operatori che lavorano nel sociale e da chi non si accontenta di risolvere il fenomeno della migrazione costruendo barriere e muri. Il progetto di Yayla è un’esperienza umana fondata sull’incontro culturale, attraversando il confine della diffidenza, che si svela in una musica che si perde tra geografie infinite. L’uomo resta migrante. Migrare è nella sua natura, sia quando il viaggio è scelta e scoperta, sia quando il dolore e l’esilio lacerano l’anima.

E così tantissimi musicisti, circa 130, contribuiscono a questo doppio album, ognuno offrendo il proprio modo di sentire la musica. Numerosi anche gli incontri avvenuti per costruire questo cammino dalle geografie labili: Sara Jane Ceccarelli, cantante italo-canadese, incontra Paul-Jones Kokou, rifugiato del Togo, per cantare insieme Deportee di Woody Guthrie. Alaa Arsheed, violinista siriano, incontra il violino di Michele Gazich in Itaca o Milano; Jono Manson, propone una personale lettura dell’Isola che non c’è (Never Never Land), suonata insieme al pachistano Saif Samejo ed Edoardo Bennato. Ellade Bandini, Mario Arcari, Ashti Abdo accompagnano Neri Marcorè e Giua nel brano Perché ci hai messo tanto, scritto da Andrea Parodi. Bocephus King insieme a Saba Anglana si incontrano nella toccante e incalzante By Foot, by Boat, by Train. Le musiche, legate da un sottile filo rosso, si dipanano attraverso quattro brani recitati da Valerio Mastandrea, Erri De Luca, Evelina Meghnagi e Donatella Finocchiaro, che raccontano momenti di cammino di alcuni giovani rifugiati che hanno attraversato il deserto, il mare e i monti per riuscire a trovare una terra dove poter ridare senso alla propria storia.

Yayla è infine l’incontro dell’etichetta discografica Appaloosa Records con il Centro Astalli di Roma, servizio dei gesuiti per i rifugiati. I proventi derivanti dalla vendita del disco contribuiranno a sostenere i progetti (Finestre e Incontri) che il Centro Astalli ha nelle scuole.

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