Vivere la democrazia
Elena Gallina (ed.)
Edizioni Gruppo Abele, Torino 2013, pp. 174, € 13
Che la democrazia sia un sistema politico variabile e adattabile a sensibilità ed esigenze molto diverse non è
una novità, anzi la storia lo dimostra. Infatti i «regimi democratici hanno dato vita, nel mondo, ad assetti
istituzionali molto diversi, con organi di governo a volte difficilmente paragonabili, legislazioni non sempre
assimilabili, strutture e modalità elettive molto diversificate» (p. 7). Questo non è garanzia di partecipazione e
rispetto dei diritti di tutti e la tentazione di sfuggire dalla vita pubblica è sempre in agguato, oggi più che mai.
Vivere la democrazia raccoglie tredici saggi, di altrettanti autori – tra i quali Gustavo Zagrebelsky, Giovanni
Maria Flick, Romano Prodi, Stefano Rodotà, Gherardo Colombo, Bartolomeo Sorge –, svolti in occasione
dell’appuntamento annuale «Parole di Giustizia», organizzato dall’Associazione studi giuridici Giuseppe Borrè
a La Spezia nel 2012. Paul Ginsborg conclude il suo contributo con un appello condivisibile: «la democrazia
moderna ha bisogno, per recuperare effettività, di riscoprire quella antica, partecipata e diretta, mescolando
sistemi rappresentativi e momenti di decisione di base. È un progetto ambizioso, ma decisivo per la
sopravvivenza e il rinnovamento della democrazia» (p. 169).
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