Sushi di efficienza energetica

Chiara Tintori
Ci risiamo. Dopo lo scandalo Volkswagen, ieri il numero uno della Mitsubishi ha ammesso pubblicamente che dal 1991 la casa automobilistica giapponese falsificava i test sul consumo di carburante. Un inchino di scuse pubbliche ha fatto seguito al riconoscimento della truffa: «I clienti hanno comprato le nostre auto basandosi su dati non corretti riguardo ai consumi di carburante. Non posso fare altro che chiedere scusa». Sebbene le auto coinvolte siano solo quelle destinate al mercato nazionale giapponese, e i nostri media abbiano trascurato la notizia, approfittiamo dell’accaduto per porre qualche interrogativo buono anche per casa nostra.

Perché l’efficienza energetica è presa così poco sul serio? Quale valore le diamo? Di fatto si tratta di uno dei pilastri della transizione energetica, e sinceramente è quello più a portata di mano, tecnologicamente permettendo. Sì, perché si tratta di utilizzare l’energia nel modo migliore e, nell’esempio delle auto, di poter avere minori consumi per ottenere prestazioni maggiori.

A quanti scandali ancora dovremo assistere per convincerci che l’economia o è sostenibile o non è? La sostenibilità, declinata anche in chiave di efficienza energetica, non può essere la vittima da sacrificare regolarmente sull’altare del profitto, specie in un settore come quello dei trasporti, protagonista nel consumo di energia e nelle emissioni di gas climalteranti.

Ironia della sorte: ventiquattro ore prima della conferenza stampa di pubbliche scuse, il governo nipponico aveva scelto di firmare l’Accordo di Parigi sui cambiamenti climatici. Un impegno coerente, in questo caso, con la decisione di mettere in discussione la propria politica energetica a seguito dell’incidente nucleare di Fukushima (marzo 2011), con investimenti su riconversione (da carbone e nucleare) ed efficienza energetica. 

Il caso Mitsubishi ci mostra ancora una volta che solo un impegno congiunto di politica, imprese e cittadini sul versante dell’efficienza energetica può rendere efficace il post COP21.


27/4/2016
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