ArticoloFede&giustizia
Stati Uniti: la fragile fiducia nelle istituzioni governative
L'estate 2021 sarà ricordata per molti motivi, ma probabilmente rimarrà
impressa nella memoria per la fine della presenza statunitense
in Afghanistan. Il rapido ritiro del personale statunitense (con
decine di migliaia di afghani esposti alle ritorsioni dei talebani per aver
collaborato con gli alleati occidentali) ha fornito storie molto toccanti e
immagini drammatiche che ricorderemo per decenni.
Senza entrare nel merito della decisione politica, la narrazione dominante
al momento è che il Governo degli Stati Uniti ha gestito in maniera disastrosa
il ritiro dall’Afghanistan, proprio come fallimentare è stato il tentativo
lungo due decenni di costruire una nazione in una terra soprannominata “la
tomba degli imperi”. Di fronte a più di una dozzina di soldati statunitensi
caduti dell’ultimo minuto (nell’attacco terroristico del 26 agosto a Kabul) e alle ampie riprese giornalistiche delle scene caotiche all’aeroporto di Kabul,
c’è stato poco interesse pubblico a prendere in considerazione una qualsiasi
visione più sfumata di ciò che è accaduto nei mesi estivi 1. I punti più meditati
dell’analisi che il presidente Biden ha svolto al termine del ritiro si sono in
gran parte persi nel fuoco incrociato dei commenti e nell’inesorabile ricerca
del colpevole subito cominciata nella blogosfera. [Continua]
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