Di storia in storia, attingendo alle storie della tradizione popolare, Sotto le nuvole, l’albo illustrato di Caritas Diocesana Brescia, invita grandi e bambini ad avere occhi nuovi, a guardare oltre l’apparenza, a cercare dentro le cose, a riconoscere il bello, il buono, il vero che ci circonda.
Visto dalle nuvole, seguendo la trepidazione della protagonista della prima storia, ogni posto sulla terra sembra bello come un giardino. A ben guardare però, le castagne senza involucro e corazza sono facile preda dei ghiri, gli animali senza testa sgomitano per avere da Dio la testa migliore, il cammello dimentica la promessa di amicizia della neve… però l’orso, il gufo, il granchio hanno un cuore generoso e un animo gentile, il sole regala ogni giorno luce e calore senza chiedere nulla in cambio, insieme anche i piccoli animaletti possono fare cose grandi…
Nel linguaggio semplice e fecondo delle storie della tradizione popolare, guardare sotto le nuvole porta infatti con sé l’invito a scoprire le tante piccole cose belle che ci circondano e che ci fanno crescere, in umanità e come comunità. Le storie di Sotto le nuvole muovono dal “concreto vivente” (Romano Guardini): le nove storie della tradizione popolare raccolte nell’albo illustrato sono state scelte da Cosetta Zanotti a partire dagli elementi emersi dall’analisi delle biografie di comunità documentate in Le storie nutrono, una pubblicazione sempre di Caritas Diocesana di Brescia, a cura di Mariella Bombardieri e Livia Cadei (edita da Els - La Scuola). Tenacia, partecipazione, fiducia, reciprocità, capitale sociale… alcune delle parole chiave delle biografie di comunità, che dicono della comunità come presenza, in Sotto le nuvole sono state magistralmente rese a misura di bambino (e non solo).
Le storie raccontate hanno inizio a partire da uno sguardo positivo, da occhi capaci di visione (dell’altro) e di condivisione (con l’altro). Il frutto di questa riforma dello sguardo è la consapevolezza che «Tutto passa, solo l’amore resta». Sotto le nuvole, Le storie nutrono (e viceversa) si inseriscono nel percorso Narrare di comunità per generare comunità che Caritas Diocesana Brescia ha realizzato nell’ambito dell’azione «Nutrire la comunità» del progetto Corpus Hominis, un percorso di costruzione artistica, sociale e civile, teso a realizzare un sistema culturale nel contesto urbano di Brescia.