Sentieri rivisitati

Ricordando discepoli e maestri

Luciano Corradini
Armando Editore, Roma 2016, pp. 192, € 18
Scheda di: 
Fascicolo: novembre 2016

Luciano Corradini è professore emerito di Pedagogia generale nell’Università di Roma Tre (1991-2003). È stato docente nelle scuole secondarie (Cantù, 1958-1959, scuola media; Tradate, 1959-1962, liceo scientifico; Reggio Emilia, 1962-1965, Istituto tecnico industriale; Carpi, 1965-1966, liceo scientifico; ancora Reggio Emilia, ma istituto magistrale, 1966-1971); nelle Università di Cosenza, Milano, Cattolica di Brescia, Roma La Sapienza, presidente dell’IRSAE Lombardia, vice-presidente del CNPI (Consiglio nazionale della pubblica istruzione), sottosegretario alla PI nel Governo Dini, presidente dell’ARDeP (Associazione per la riduzione del debito pubblico), dell’AIDU (Associazione per i docenti universitari), dell’UCIIM (Unione cattolica italiana insegnanti medi).

La metafora dei sentieri serve all’A. per indicare un possibile ritrovarsi tra persone che hanno vissuto le relazioni educative. Nella prima parte, Corradini tratta degli aspetti antropologici, etici e pedagogici della relazione fra docenti e studenti. Nella seconda parte, vengono esposte le lettere di ex studenti. Nella terza parte, vengono analizzati i profili di maestri, i ricordi e i dialoghi.

Si incomincia da Gesualdo Nosengo, educatore, pedagogista, riformatore e maestro di vita, per poi continuare con Aldo Agazzi, maestro e “padre” autorevole e complesso. Non mancano Evandro Agazzi, pozzo di filosofia, di scienza e di sincera amicizia; Giovanni Reale, amico generoso e maestro socratico; Mario Mencarelli, caratterizzato per la sua creatività, per la tensione etica e per la pedagogia sociale; Carlo Perucci, di cui si nota la visione classica e architettonica della pedagogia e della didattica; Cesare Scurati, condiscepolo, concorrente, maestro e amico; Mauro Laeng, pedagogista enciclopedico, sapiente maestro e guida; Raffaele Laporta, laico pensante, educatore e pedagogista per vocazione; Riccardo Misasi, ministro originale, amichevole e profondo; Oscar Luigi Scalfaro, magistrato, testimone, maestro di lungo corso; Sergio Mattarella, ministro saggio, coraggioso e gentile; Carlo Maria Martini, maestro e padre della Chiesa e della società civile. Poi c’è la madre Angiolina Garavaldi Corradini, mater et magistra, e Sergio Aguzzoli, amico e maestro fin dall’adolescenza: «il più bravo della classe» (p. 187). Il libro si apre con la foto e la dedica: «A Bona [la moglie], discepola e maestra, con gratitudine crescente».

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