Scegliere l’Europa. Domande e risposte

Gianni Borsa (ed.)
In dialogo, Ave, Milano – Roma 2023, pp. 160
Scheda di: 
Fascicolo: aprile 2024

Quanto sappiamo dell’Unione Europea, delle sue competenze e del suo funzionamento? La percezione diffusa è che buona parte dei cittadini, in Italia e non solo, abbia una conoscenza parziale, condizionata alle volte da pregiudizi e visioni errate. Se le ragioni sono diverse – e sarebbe ingeneroso attribuirne la responsabilità solo ai cittadini, considerata l’oggettiva complessità del sistema istituzionale europeo – non vi è dubbio che una risposta sensata è quella di mettere a disposizione informazioni accurate e chiare, capaci di far cogliere sia gli aspetti positivi sia le criticità del progetto europeo.

In questa prospettiva si colloca Scegliere l’Europa, il libro curato da Gianni Borsa, giornalista da anni impegnato nel seguire le politiche europee, che prende le mosse da una chiara convinzione: «Una maggiore e diffusa consapevolezza di cosa è e di ciò che fa l’Unione Europea può essere un antidoto alle derive antieuropee – e persino antidemocratiche – che vanno per la maggiore sulla scena politica, italiana ed europea» (p. 14). Il percorso del volume si snoda attraverso analisi di specialisti delle questioni europee e testimonianze di italiani che hanno scelto di vivere, studiare o lavorare per periodi di tempo più o meno lunghi in un altro Paese europeo. Alcune domande, che ricorrono spesso quando si parla dell’Unione Europea, accompagnano man mano il lettore. La prima – «L’Europa unita ci fa bene?» – è approfondita da Piero Graglia, che ripercorre le tappe del processo di integrazione indagando le motivazioni che lo hanno accompagnato. Altre domande si concentrano su aspetti più operativi – «Come funziona e chi decide?» o «Che cosa fa l’Unione Europea?» – e sono trattate da Alessandra Lang e Matteo Manfredi con un linguaggio semplice. Infine, Isabel Trujillo si interroga sulla dimensione dei valori che sono alla base del progetto europeo e Michele Nicoletti guarda al futuro possibile per l’Unione.

Attraverso i vari contributi il volume offre informazioni e riflessioni sufficienti per rinverdire quanto si sa del progetto di integrazione europea e per arricchire il proprio bagaglio di conoscenze. In questo senso, mette davvero il lettore nella condizione di poter fare una scelta rispetto all’Europa in modo consapevole, come evocato nel titolo, e di avere un’idea più compiuta di quale Europa sogna e desidera. In particolare aiuta a rendersi conto di quanto sia importante il fattore tempo nel processo europeo, i cui passi in avanti sono stati spesso preceduti da battute d’arresto e lunghi tempi di preparazione. Così, accanto a «un’originale progettualità politica» e al «coraggio di osare strade inedite», si riconosce la necessità che vi sia «una vera “etica dell’attesa”, con la pazienza e la caparbietà di chi vuol costruire qualcosa di grande, nella direzione di una “democrazia utile” più volte evocata da David Sassoli» (p. 19). Fare propria questa prospettiva profonda rispetto all’orizzonte temporale e ampia per i temi che vengono presi in considerazione costituisce senza dubbio un aspetto controcorrente rispetto alle agende politiche odierne, ma proprio per questo è anche così essenziale, come opportunamente Scegliere l’Europa ricorda.

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