San Marcellino: senza dimora nella città in trasformazione

M. Bergamaschi, D. De Luise (edd.)
FrancoAngeli, Milano 2017, pp. 124, € 16.50
Scheda di: 
Fascicolo: maggio 2018

L’Associazione San Marcellino di Genova si percepisce come un luogo dove il lavoro sociale dimostra di essere qualcosa di più della risoluzione di problemi, o dell’accompagnamento a persone in difficoltà. Questa istituzione, dedicata all’assistenza a persone senza dimora, si immagina soprattutto come “luogo di scoperta e di verità”. Specializzata nell’incontro con gli “invisibili” delle nostre città, aiuta chi vi entra in contatto a trovare ciò che normalmente è nascosto, sia nel tessuto delle relazioni sociali sia nel profondo di ciascuno.

Una costante opera di contaminazione, prodotta dal mettere in contatto la parte “benestante” della città con la gente di strada e dal modo particolare di considerare quest’ultima, aiutano a comprendere le radici del vivere comune, i meccanismi dell’esclusione, le aporie e contraddizioni delle nostre città e dei nostri modelli di sviluppo. Rivelano il senso dei legami sociali e i limiti della nostra capacità di incontrare l’altro (limiti che normalmente nascondiamo a noi stessi), aiutando le persone a sperimentare nuovi territori di relazione.

San Marcellino compie un lavoro di assistenza ai poveri che si rivela trasformante e che costringe a non rimanere asettici, portando soprattutto a ragionare sui fenomeni. Da questo pensare sono derivati negli anni quattro volumi; quello che presentiamo «vuole essere uno studio e una riflessione sui cambiamenti delle persone che vengono al nostro centro a chiedere aiuto, della rete sociale e del contesto dei servizi» (p. 9). Nel libro si alternano riflessioni più tecniche a considerazioni esperienziali, costruendo nell’insieme del volume un discorso coerente e completo, che ci sembra estremamente arricchente per il lettore. L’analisi sui dati raccolti in trent’anni di attività, compiuta da Maurizio Bergamaschi dell’Università di Bologna, rivela aspetti inattesi e stimola riflessioni interessanti sul versante della comprensione storica. Le diverse testimonianze degli operatori e il contributo della Fondazione ARRELS di Barcellona aiutano nella comprensione del fenomeno e del nostro porci di fronte ad esso, guidandoci oltre le idee più scontate che abbiamo su concetti come “casa”, “alcolista” o “povertà”. Infine le considerazioni di De Luise e Dellacasagrande inquadrano la riflessione sui diritti sociali, dolorosamente basati più sulla proprietà che sul valore intrinseco delle persone.

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