Presente

Una piccola etica del tempo

Stefano Biancu
San Paolo, Milano 2014, pp. 117, € 12
Scheda di: 
Fascicolo: maggio 2015
Un libro sul nostro rapporto con il tempo, una relazione misteriosa, che può rivelarci qualcosa di prezioso su noi stessi. Il tempo come esperienza di bisogno, di dovere, di diritto e infine il tempo come virtù sono le modalità in cui l’A. - dottore di ricerca in filosofia e scienze umane e docente di etica presso l’Università di Ginevra - affronta la misteriosa relazione dell’uomo con il tempo. “Ogni istante si presenta all’esperienza come simbolo di altro. Il tempo finito dell’uomo annuncia all’uomo l’eterno. Questo è il paradosso del tempo” (p.13). Per poter abitare questo paradosso l’uomo può dotarsi di alcune virtù: la speranza, la pazienza, la perseveranza, la fedeltà. Senza di esse il tempo resta estraneo all’uomo, “non diventa cioè storia” (p. 97). Però “si tratta si virtù che non stanno tutte sul medesimo piano: la speranza svolge infatti una funzione architettonica, nel senso che fonda le altre e in qualche modo le ricomprende tutte” (p. 96). La speranza è ciò che ci permette di ripetere gli innumerevoli gesti quotidiani come se fosse sempre la prima volta; “è l’antidoto al logoramento del tempo: l’anti-abitudine, l’anti-tedio” (p. 113).

Un agile volume che consegna al lettore qualche strumento in più per vivere il suo tempo e la sua storia in tensione pacifica tra l’origine e il compimento, tra un “già” e un “non ancora”.


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