post 2 / Dalla Bastiglia a Montecitorio: il M5S entra in Parlamento
Oltre ai segnali di possibili accordi in vista della formazione del
Governo, le cronache politiche ci mostrano Camera e Senato che si
preparano all'insediamento dei nuovi parlamentari, dopo il lifting
anticasta dei giorni scorsi (via cioccolatini e biscotti dalle buvette,
via ascensori e sportelli postali riservati agli eletti). Immagini di
fortezza espugnata e saccheggiata, di invasione, in una parola di
rivoluzione. Anche il lessico della forza politica che emerge
prepotentemente dalle urne, il M5S, attinge a questo immaginario: dalla
poi annullata "marcia" o passeggiata dal Colosseo alle Camere, all'uso
di un linguaggio colorito ("sbranare" i partiti) o apertamente bellico
(i richiami all'assedio, alla resa e alla conquista del 100% del
Parlamento).Almeno in Occidente, qualunque riferimento a un radicale
rivolgimento politico inevitabilmente richiama la Rivoluzione francese,
da questo punto di vista autentico archetipo, a partire dall'evento
simbolico per eccellenza: la presa della Bastiglia. Ci apprestiamo a
vivere un passaggio analogo nella storia del nostro Paese?
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