Il libro di Fabio Pizzul, politico
cattolico nelle file del Partito
democratico, è una meditazione
intelligente su che cosa sia il politico
nella modalità di esistere del
cristiano.
La risposta è trovata nel considerare
il politico come un momento
successivo e una conseguenza
della spiritualità del cristiano testimoniata,
attraverso la comunità ecclesiale,
da una vita di fraternità.
A
partire da questa radice, il politico
si qualifica per l’esercizio del dialogo
inteso sia come igiene delle
pulsioni distruttive del legame sociale
sia come capacità di costruire
obiettivi comuni e valori condivisi,
che lo proiettino oltre l’esclusiva
difesa di valori identitari.
Gli obiettivi e i criteri di un rinnovato
impegno politico sono elaborati
a partire dalle sollecitazioni
del magistero di papa Francesco,
facendo propria la critica verso la
visione politica di matrice individualistico-
libertaria.
Un ruolo centrale nella riflessione
dell’A. è occupato dalla opposizione
critica alla prospettiva culturale
e politica introdotta dal Progetto
culturale della Chiesa italiana
durante la cosiddetta “stagione
ruiniana”. Uno degli esiti maggiormente
visibili, oltre alla progressiva irrilevanza dei cattolici, è stato di
introdurre all’interno del dibattito
politico di un bipolarismo incompiuto
e litigioso, un ulteriore conflitto
etico irriducibile.
Per Pizzul questa esperienza,
ormai chiusa, non ha elementi che
possano essere ripensati in un
rinnovato impegno politico dei cattolici
e, in egual modo, è escluso
un ritorno a un partito unico come
soluzione dell’unità dei cattolici.
Il discorso di Pizzul, consentendoci
un breve rilievo critico,
illumina e oscura la vicenda del
cattolicesimo politico in epoca
repubblicana, in particolare la dimensione
della sua cultura politica.
Il metodo del consensualismo, la
mediazione laica delle istanze della
Chiesa e la cultura del personalismo,
fino agli anni ‘70 del secolo
scorso, appaiono indissolubilmente
legati e ciò solleva, ancora, l’ineludibile
domanda se sia ancora possibile
una cultura politica del cattolicesimo
oltre il personalismo. Se la
risposta è negativa, rimangono le
frammentate culture politiche dei
cattolici o la nostalgia del passato.