Per una città interculturale e interreligiosa

Giacomo Canobbio (ed.)
Morcelliana, Brescia 2016, pp. 182, € 18
Scheda di: 
Fascicolo: marzo 2017
L’Accademia cattolica di Brescia, sotto la guida dell’autorevole teologo Giacomo Canobbio, propone in questo volume il frutto di riflessioni pluridisciplinari che si sono svolte per tre anni su questioni teoretiche e pratiche relative alla convivenza tra persone diverse.

La domanda che guida l’intero percorso è: qual è l’umano che ci sta dinnanzi quando affrontiamo il fenomeno migratorio? «Osservare quanto la storia della città di Brescia attesta relativamente all’integrazione di “stranieri”, considerare alcuni principi di matrice filosofica su possibili elementi condivisi dell’umano, immaginare modalità di accostamento a chi appare diverso, studiare esempi di legislazione inclusiva, è servito a preparare il terreno all’idea di un progetto urbanistico» (p. 8). Così nel volume, dopo contributi a carattere socioeconomico, filosofico e giuridico, si giunge a ripensare l’ambiente urbano per soddisfare i bisogni di confronto e socialità tra culture diverse, mediante uno spazio reale di natura polisemica, situato nel centro della città di Brescia.

Oltre ai consueti luoghi per eventi (teatro e sala conferenze) l’edificio pubblico potrebbe ospitare «uno spazio dedicato ai bambini con attività ludiche o di doposcuola e degli stand gastronomici multietnici» (p. 168); inoltre sarebbe prevista anche una «“sala del silenzio” dove le persone possono fermarsi per riflettere e meditare in maniera informale e autonoma o a piccoli gruppi» (p. 169). Un luogo delle relazioni sociali, per evitare l’errore di «considerare “nostri” i quartieri, le comunità e le città: non è forse la città di coloro che la abitano, secondo il principio fondativo della civitas?» (p. 135).

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