Oracolo manuale ovvero l’arte della prudenza
Baltasar Gracián
Adelphi, Milano 2020, pp. 364, € 22
Baltasar Gracián y Morales (1601-1658), gesuita spagnolo, pubblicò nel 1647 questo opuscolo, che avrebbe avuto larga fortuna nell’Europa moderna, composto da trecento sentenze, in passato interpretate come suggerimenti per districarsi nella vita di corte, ma che raccolgono il cuore della tradizione spirituale dei gesuiti, in termini interessanti anche per l’oggi.
L’Oracolo è una guida per sviluppare la virtù della “prudenza”, con tutto lo spessore che il termine ha nella tradizione di pensiero che risale a Tommaso d’Aquino e che indica la capacità di vivere saggiamente in una realtà complessa. Coltivare la prudenza implica perciò un lavoro su di sé, che richiede l’unificazione della persona, integrando ragione, volontà, affetti e capacità di discernimento.
Il cammino tracciato da Gracián si fonda sulla spiritualità di sant’Ignazio di Loyola, del quale riconosciamo alcuni temi tipici come l’attenzione alle passioni, il saper entrare in relazione, l’abilità a conversare e di comprendere il carattere dell’uditore, l’avere un animo generoso e saper riconoscere il buono in ciascuno. Tutto inizia, come negli esercizi spirituali di sant’Ignazio, dall’interiorità, che sarà sempre superiore all’esteriorità (aforisma 48), per mettere ordine nella propria vita progredendo nel cammino delle virtù (aforisma 300).
Un classico della spiritualità che si rivela ancora attuale, in quanto tocca corde profonde dell’umanità di ogni tempo.
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