ArticoloPeriferie
Ogni inverno. L’esperienza dei volontari impegnati per i senza dimora nella città di Como
Ogni inverno, con l’arrivo del freddo, la stampa, soprattutto locale,
torna a occuparsi del tema dei senza dimora. Sono principalmente
articoli di cronaca che danno conto dei decessi, in strada o in
ripari di fortuna. Secondo i monitoraggi dell’Osservatorio fio.PSD (Federazione
italiana organismi per le persone senza dimora), solo nel mese
di gennaio 2024 ne sono stati registrati 46 e, se allarghiamo lo sguardo e
consideriamo anche gli ultimi quattro anni, il bilancio complessivo è ancor
più pesante e drammatico1. L’inverno è infatti la parentesi più tragica di
un fenomeno che non conosce stagioni. Inoltre, i dati sono in continua
crescita: nel corso del 2023 i morti sono stati 415, contro i 399 del 2022
e i 250 del 2021. Proprio per questo gli operatori del settore evitano di
chiamarla emergenza, e parlano invece di strage invisibile, soprattutto in
riferimento a persone di origine straniera, che rappresentano il 58% dei decessi
registrati nel 2023 e il 38% della popolazione senza dimora secondo la rilevazione ISTAT2 del 2021. In questo caso, quel poco di sensibilità e
attenzione che siamo disposti a concedere agli italiani più fragili scompare,
spesso anche dalle pagine di giornale.
I numeri, in realtà, segnalano qualcosa di più profondo: sono la “controstoria”
delle nostre città, dove la deprivazione abitativa è una condizione
di rischio che si estende oltre le sue manifestazioni più gravi e visibili (Consoli
e Meo 2020). Gli studi indicano infatti l’emergere di differenti
situazioni di disagio, riconducibili anche a persone che non si trovano
ai margini della vita sociale e del mercato del lavoro (Cortese e Consoli
2023). In questo senso, una quota sempre più ampia della popolazione sta
incontrando crescenti difficoltà per l’abitazione, in termini sia di accesso
sia di adeguatezza. Si tratta di aspetti che dovrebbero farci riflettere e imprimere
una svolta al dibattito sul tema dell’abitare e del rischio di esclusione
abitativa in Italia, soprattutto alla luce di tutte le incertezze che stiamo
incontrando in questa fase di ripresa post-pandemica. [continua]
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