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Ogni inverno. L’esperienza dei volontari impegnati per i senza dimora nella città di Como

Fascicolo: marzo 2024

Ogni inverno, con l’arrivo del freddo, la stampa, soprattutto locale, torna a occuparsi del tema dei senza dimora. Sono principalmente articoli di cronaca che danno conto dei decessi, in strada o in ripari di fortuna. Secondo i monitoraggi dell’Osservatorio fio.PSD (Federazione italiana organismi per le persone senza dimora), solo nel mese di gennaio 2024 ne sono stati registrati 46 e, se allarghiamo lo sguardo e consideriamo anche gli ultimi quattro anni, il bilancio complessivo è ancor più pesante e drammatico1. L’inverno è infatti la parentesi più tragica di un fenomeno che non conosce stagioni. Inoltre, i dati sono in continua crescita: nel corso del 2023 i morti sono stati 415, contro i 399 del 2022 e i 250 del 2021. Proprio per questo gli operatori del settore evitano di chiamarla emergenza, e parlano invece di strage invisibile, soprattutto in riferimento a persone di origine straniera, che rappresentano il 58% dei decessi registrati nel 2023 e il 38% della popolazione senza dimora secondo la rilevazione ISTAT2 del 2021. In questo caso, quel poco di sensibilità e attenzione che siamo disposti a concedere agli italiani più fragili scompare, spesso anche dalle pagine di giornale.

I numeri, in realtà, segnalano qualcosa di più profondo: sono la “controstoria” delle nostre città, dove la deprivazione abitativa è una condizione di rischio che si estende oltre le sue manifestazioni più gravi e visibili (Consoli e Meo 2020). Gli studi indicano infatti l’emergere di differenti situazioni di disagio, riconducibili anche a persone che non si trovano ai margini della vita sociale e del mercato del lavoro (Cortese e Consoli 2023). In questo senso, una quota sempre più ampia della popolazione sta incontrando crescenti difficoltà per l’abitazione, in termini sia di accesso sia di adeguatezza. Si tratta di aspetti che dovrebbero farci riflettere e imprimere una svolta al dibattito sul tema dell’abitare e del rischio di esclusione abitativa in Italia, soprattutto alla luce di tutte le incertezze che stiamo incontrando in questa fase di ripresa post-pandemica. [continua]

 

 

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