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Non c’è più Italia senza di noi (Piazza Duomo)

La raccolta 1 Marzo 2010, pubblicata sul numero 5 (Autumn 2010) della rivista fotografica on line "MilanoCittà Aperta" (www.miciap.com>), da cui traiamo l’immagine di questo numero, documenta quanto è avvenuto a Milano in occasione del primo sciopero italiano dei lavoratori stranieri, il 1° marzo scorso. L’iniziativa, sotto lo slogan «Sciopero giallo. 24 ore senza di noi», è nata in Francia grazie a Nadia Lamarkbi, una giornalista di origine marocchina, ed è arrivata in Italia dove ha dato vita a un movimento coordinato dal comitato «Primo marzo 2010», che ha organizzato la giornata di sciopero in concomitanza con quella francese. Questa grande manifestazione non violenta — le strade si sono pacificamente riempite di stranieri di varie etnie, lavoratori, persone in cerca di lavoro, giovani e famiglie con bambini — era «indirizzata a far comprendere all’opinione pubblica quanto sia determinante l’apporto dei migranti alla tenuta e al funzionamento della nostra società e come sia importante che italiani vecchi e nuovi si impegnino insieme per difendere i diritti fondamentali della persona, combattere il razzismo e superare la contrapposizione tra “noi” e “loro”» (cfr il sito del comitato organizzatore, <www.primomarzo2010.it>). «Ma quali criminali, quali clandestini, ecco i nuovi cittadini!». Questo slogan, ricorrente nei cortei del 1° marzo scorso, ci sembra un buon augurio all’inizio di quest’anno in cui si commemora l’Unità d’Italia. Fatta l’Italia, ecco i nuovi italiani.
Fascicolo: gennaio 2011
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