Mondo via terra
467 giorni. 108.000 km. Senza bucare il cielo.
Eddy Cattaneo
Feltrinelli, Milano 2011, pp. 452, € 18
Il sogno a occhi aperti di un bambino: ore e ore con la testa persa dentro le cartine di un atlante geografico, immaginando città e Paesi lontani… Sogni che Eddy Cattaneo, ingegnere ambientale, decide di trasformare in realtà partendo per il suo giro del mondo via terra, con un unico vincolo: quello di non salire mai su un aereo, «senza bucare il cielo», a contatto con la natura. Così, attraverso gli appunti di viaggio, l’A. ci porta con sé per 467 giorni, partendo dal suo paese natale, Ciserano in provincia di Bergamo, dove fa ritorno dopo aver attraversato 34 Paesi: «Un’avventura d’altri tempi, per sentire la terra cambiare sotto i piedi giorno dopo giorno, per attraversare l’oceano a bordo di cargo mercantili, con acqua e solo acqua ovunque intorno» (p. 17). Un viaggio che l’A. ci racconta con la freschezza e la spontaneità di chi vede e tocca le cose con mano, per la prima volta: Paesi, ma soprattutto persone, con la loro vita quotidiana, così lontana dalla nostra, fatta di cibi, bevande, animali, odori e usanze che vengono dettagliatamente spiegati e descritti, tanto che a volte durante la lettura sembra di essere raggiunti da folate di profumi esotici, di essere sfiorati dalla folla densa delle città dell’India, di provare il brivido degli 8.000 metri sulle vette del Nepal… e così via, passando dall’Asia all’America Latina all’Africa, fino a chiudere il cerchio, tornando a casa. Sicuramente più ricchi, con la certezza di aver realizzato il sogno di un bambino.
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