La mia seconda generazione

Saghar Khaleghpour, Lelio Bonaccorso
Feltrinelli Comics, Milano 2024, pp. 128
Scheda di: 
Fascicolo: dicembre 2024
Saghar Khaleghpour è nata e cresciuta a Milano, dove si sono incontrati i suoi genitori dopo aver lasciato l’Iran, a causa della rivoluzione del 1979. Come tanti altri giovani della “seconda generazione”, anche Saghar si trova sospesa tra due Paesi, tra due culture: «Non sono italiana, ma nemmeno persiana. Non appartengo a nessun posto». Queste parole sono pronunciate dalla giovane protagonista, al tempo adolescente, in una delle tavole del graphic novel autobiografico, in cui racconta se stessa e il suo rapporto con l’Italia e con l’Iran. La narrazione – illustrata in modo delicato ed evocativo da Lelio Bonaccorso, fumettista con grande esperienza e autore tra gli altri di Peppino Impastato. Un giullare contro la mafia e di Salvezza – intreccia diversi momenti del passato e del presente, evidenziati in modo chiaro dall’uso di due colori diversi (il giallo ocra e il rosa), e si muove tra i due Paesi, tra le due patrie di Saghar. Nelle pagine dedicate all’Italia, l’attenzione si concentra sulle relazioni con la famiglia, profondamente legata alle origini persiane, sul suo diventare adulta, sulle traversie burocratiche perché al primo contatto viene considerata sempre una straniera. Nelle tavole in cui si parla dell’Iran, in particolare quelle sul viaggio compiuto a Teheran da Saghar nel 2016, ospite di una zia, emerge il «bisogno di capire» da dove viene e il confronto con la dura realtà quotidiana, in particolare per le donne, di quanti non sostengono l’attuale regime. La mia seconda generazione è così un diario per parole e immagini del viaggio alla ricerca di sé compiuto dall’A., unico perché è in gioco la sua vita e al contempo universale perché prende le mosse da un desiderio comune a ogni persona: trovare il proprio posto nel mondo.
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