La Chiesa dei giovani

La recente pubblicazione dell’esortazione apostolica postsinodale Christus vivit ha segnato un ulteriore passo in avanti nel percorso di riflessione e di dialogo con il mondo giovanile intrapreso dalla Chiesa nell’ottobre 2016 con il Sinodo su «I giovani, la fede, il discernimento vocazionale», ma non ne costituisce di certo il punto conclusivo. Si apre ora il tempo in cui vanno individuati i modi più opportuni per tradurre in concreto quanto appreso nel corso del processo sinodale, facendo attenzione ai contesti locali.

Questo è il proposito del volume La Chiesa dei giovani, che «nasce dal desiderio di esplicitare alcuni spunti presenti nel documento finale, mostrando le “buone pratiche” che già si realizzano nelle comunità» (p. 13). Per farlo il libro dà spazio a varie voci, sia di giovani sia di adulti. Sono, infatti, ben undici le interviste raccolte nel testo, che permettono di incrociare gli sguardi, le idee e le attese di quattro giovani, che hanno preso parte all’assemblea sinodale e raccontano la loro esperienza, e di alcuni adulti (due coppie di sposi, la biblista Rosanna Virgili, don Gino Rigoldi e altri sacerdoti), impegnati nell’accompagnamento dei giovani.

Alcune parole ritornano nelle varie interviste, a testimonianza della loro centralità: ascolto, relazioni, fragilità, comunità («un giovane ti sbatte in faccia ogni giorno il bisogno di comunità vive, di una grande vitalità», p. 96), una vita sensata e autentica... Gli intervistati ne tratteggiano gli aspetti positivi, evidenziandone anche i possibili limiti e ambiguità, come nel caso dell’ascolto: «[I ragazzi] chiedono di essere ascoltati, ma in realtà spesso non riescono a farlo tra di loro» (p. 54). Più in profondità emerge forte la dinamica della sinodalità, ossia il desiderio di camminare insieme, giovani e adulti, nel segno del riconoscimento e della valorizzazione reciproci.