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Iraq, un anno dopo
La cattura di Saddam Hussein è l'unico obiettivo raggiunto dagli Stati Uniti in Iraq tra quelli enunciati per giustificare la guerra « preventiva ». Nel Paese oggi regna il caos, le truppe di occupazione vivono sotto il fuoco di attacchi quoitidiani della guerriglia e i gruppi etnici e religiosi faticano a trovare un minimo di accordo per riavviare il processo politico. Solo un intervento internazionale nel quadro delle Nazioni Unite potrebbe forse consentire di ridurre la violenza e favorire la rinascita del Paese
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