ArticoloElezioni regionali Lombardia 2023
Intervista ad Attilio Fontana
1) La politica vive un periodo di disaffezione crescente, come evidenziato anche dal costante calo dell'affluenza alle urne: perché ha scelto di mettersi in gioco? Quale visione politica anima il suo impegno?
Ho voluto ricandidarmi con convinzione e grande motivazione, per proseguire il lavoro intrapreso. Abbiamo fatto molto in una legislatura segnata da due anni di terribile pandemia, un evento inimmaginabile e molto resta da completare. La mia visione politica è liberale e solidale e si sostanzia nei principi di solidarietà, libertà e sussidiarietà.
2) Secondo lei, quali sono gli elementi che condizionano la qualità della vita dei cittadini in Lombardia?
Sanità, ambiente, trasporti. Sulla prima porteremo avanti il lavoro per abbattere le liste d’attesa e garantire ai pazienti cronici una presa in carico completa. Sull’ambiente continueremo a favorire la transizione ecologica verso la decarbonizzazione del territorio e lo sviluppo delle energie rinnovabili. Intendiamo portare avanti lo sviluppo sul territorio dell’economia circolare, mediante la creazione di filiere di prodotto per massimizzare la produzione di materie prime seconde. Accanto a questo favoriremo l’utilizzo di tecnologie a basso impatto ambientale.
Per quanto riguarda infine i trasporti prevediamo il potenziamento del trasporto veloce tra i principali centri urbani della Lombardia, attraverso nuove infrastrutture ferroviarie, stradali e autostradali, a partire dal completamento della Pedemontana. Ma anche l’aumento dell’efficienza della rete di trasporti al di fuori dei principali nodi urbani; la revisione del nodo ferroviario di Milano, creando una stazione passante per risolvere le problematiche strutturali legate alla concentrazione delle linee e alla contemporanea presenza di diverse tipologie di trasporto ferroviario in centro città.
3) Quale idea ha dello sviluppo del territorio lombardo, e quali strategie ha in mente per promuoverlo?
La mia vision strategica ha l’obiettivo di mantenere il posizionamento della Lombardia come leader nazionale e migliorare la sua attrattività internazionale, avendo come punto di riferimento le persone e il miglioramento della loro qualità della vita e agendo su alcuni driver principali: le infrastrutture materiali e digitali, per connettere il territorio in tutte le sue aree e permettere di cogliere le opportunità legate alle trasformazioni tecnologiche anche in un’ottica di transizione ecologica; il sistema dei servizi al cittadino, mantenendo un ecosistema che permetta lo sviluppo delle potenzialità individuali, partendo dal benessere delle persone e sostenendo cittadini e famiglie; gli investimenti sul capitale umano come driver per migliorare competitività e produttività, integrando tra loro le filiere scuola, formazione, lavoro e impresa per garantire lo sviluppo delle competenze del futuro; le strategie di sviluppo territoriale per una Smart Land sempre più connessa e resiliente, potenziando la coesione e l’inclusione sociale e valorizzando il patrimonio paesaggistico e culturale della Regione e, al contempo, garantendo lo sviluppo sostenibile e la protezione delle biodiversità.
4) A causa delle diverse crisi che il nostro Paese sta attraversando, un numero crescente di persone vive in condizioni di disagio economico e sociale. Secondo lei, quale può essere la chiave per ricostruire la coesione sociale in Regione Lombardia?
Le politiche di welfare e di sostegno alle famiglie continueranno ad essere un tema centrale per la Lombardia che guarda al futuro. Proseguirò e rafforzerò i percorsi che hanno già dato prova di efficacia e capacità di risposta ai bisogni. Attraverso il rafforzamento delle reti di prossimità, valorizzando il capitale relazionale e favorendo l’interconnessione dei cittadini con la comunità e con l’offerta del territorio. Ma anche attraverso la progettazione di servizi per specifici target, come anziani o disabili, personalizzati anche nelle forme e nei tempi di erogazione, definendo progetti individuali e di vita attraverso un approccio multidimensionale. Così come il rinnovo di misure importanti per i bimbi e gli studenti, come Nidi Gratis e Dote scuola.
5) I dati sulla situazione giovanile nel nostro Paese evidenziano un quadro sempre più negativo.
Come rispondere ai bisogni dei giovani lombardi? Quali prospettive intende offrire loro?
Puntiamo alla pianificazione delle politiche giovanili a livello urbano e metropolitano per favorire il loro protagonismo attivo, il rilancio della socialità e delle opportunità di aggregazione, il sostegno ad esperienze e luoghi educativi ingaggianti e positivamente coinvolgenti, l’ampliamento dell’offerta culturale e degli eventi, anche tramite la riqualificazione di spazi esistenti.
Sosterremo percorsi di studio e alta formazione, estendendo gli strumenti del diritto allo studio e stimolando il comparto bancario e assicurativo all’utilizzo dello strumento del prestito d’onore.
Inoltre vogliamo creare un fondo per sostenere l’avvio di nuovi nuclei e corrispondere alle esigenze di autonomia rispetto alla famiglia di origine (casa in locazione, attività lavorativa, ecc..) da collegare a tutte le altre politiche (nidi gratis, dote scuola, dote lavoro, trasporti e mobilità, ecc..). Vogliamo anche sostenere la creatività, attraverso incentivi all’autoimprenditorialità ed agli incubatori di impresa, con formule pensate a coniugare professioni artigiane e innovazione digitale che favoriscano il ricambio generazionale. Infine con percorsi di avvicinamento a Milano-Cortina 2026 vogliamo promuovere di eventi a favore della popolazione studentesca per favorire la cultura sportiva (es. Giochi della Gioventù e Lombardiadi), olimpiadi per gli studenti di scuole primarie e secondarie.
6) Indichi una cosa che vorrebbe cambiare e/o migliorare nei prossimi cinque anni. Per quale scelta,
provvedimento o azione vorrebbe essere ricordato?
Vorrei essere ricordato per aver risolto definitivamente il problema delle liste d’attesa e per aver consentito alla Lombardia di rialzarsi dopo la devastazione della pandemia. Siamo già sulla buona strada, ma c’è ancora da fare. Voglio portare a termine il mio lavoro.
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