Il treno della speranza
Migliaia di migranti centroamericani cercano un futuro di speranza su un treno merci. La “Bestia”, come viene chiamato il convoglio che percorre il Messico da sud a nord, può fare la differenza tra raggiungere il sogno americano o scoprire l’inferno. E, disgraziatamente, quelli che vedono frustrata la lunga fuga in groppa alla “Bestia” sono molti più di quelli che riescono a compiere tutto il tragitto per iniziare una nuova vita negli Stati Uniti.
Tierra Blanca, nello Stato di Veracruz, è una delle città in cui la Bestia fa una sosta. Lì l’Albergue Decanal Guadalupano offre assistenza gratuita, orientamento sui diritti umani e protezione ai migranti in transito.
Questi, col loro zaino in spalla, si dispongono ai bordi delle strade e aspettano il momento giusto per saltare sul treno e appena questo compare si lanciano di corsa, decisi a non lasciarlo scappare. Arrampicarsi sul tetto è solo l’inizio dell’odissea e una volta che si sono aggrappati devono evitare di addormentarsi per non cadere. Ma i pericoli in agguato sono ancora tanti: l’inclemenza del tempo, la fame e la sete, le malattie e soprattutto le estorsioni e la violenza di gruppi come “los Zetas” (gli Zeta), le bande e la polizia stessa.
Un treno che compie un lungo percorso, che contiene una grande promessa e il cui carico più importante è la speranza.
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