Il racconto di un luogo
Proseguiamo la riflessione su luoghi e non luoghi, aiutati da una fotografia tratta dalla raccolta "Il racconto di un luogo" di Albero Locatelli, pubblicata nel numero 6 (Winter 2011) della rivista fotografica on line "Milano città Aperta" (<www. miciap.com>), che riproduce l’interno di una biblioteca dell’Università degli Studi di Milano. Il servizio propone un racconto della vita o, meglio, delle vite che si srotolano all’interno degli spazi universitari. Una narrazione che ci mostra la trasformazione di uno spazio impersonale — un non luogo — in un luogo, dove la struttura architettonica si fa raccoglitore di vite. L’immagine è composta dall’accostamento di due fotografie e di due linguaggi fotografici: la fotografia d’architettura, che racconta lo spazio, vuoto o connotato da presenze in movimento — quasi anomime — è messa a confronto con la fotografia still life, una sorta di fermo-immagine su oggetti rivelatori della presenza di persone vive, che congela un unico dettaglio concentrando la nostra attenzione su un particolare che, immediatamente, ci informa della pratica che rende lo spazio luogo.
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