Il male
Risvegliare l’umano in Hannah Arendt e Dietrich Bonhoeffer
Christian Albini
Gabrielli Editori, San Pietro in Cariano (VR) 2016, pp. 118, € 12
Il tema del male è ampiamente affrontato nella Bibbia, e proprio dalla Parola prende le mosse questo libro, per narrare l’atteggiamento del credente dinnanzi al male, inteso come «barbarie dilagante, violenza diffusa dell’uomo sull’uomo, odio legittimato, indifferenza per l’altro, disprezzo per certe categorie di persone… È il grande male storico-politico delle ideologie, degli autoritarismi, dei terrorismi, delle oppressioni, degli imperialismi, delle mafie che si fanno cancro da cui la società è pervasa» (p. 11).
Rinunciando alla pretesa di dire tutto, Christian Albini – insegnante e teologo, recentemente scomparso – pone il cuore della trattazione nei capitoli secondo e terzo, perché centrata su due vie di resistenza allo stesso male storico (il nazismo): quella di Hannah Arendt, filosofa ebrea, impostata sulla ragione; e quella di Dietrich Bonhoeffer, teologo cristiano, centrata sulla fede. La loro eredità è preziosa e quanto mai attuale: che cosa dicono per aiutarci nel confronto con il male (e i mali) del nostro tempo? Quali sviluppi nascono dal loro pensiero, per proseguire il cammino dell’umanità? La nostra responsabilità storica di cittadini del XXI secolo può nutrirsi anche di questi due testimoni.
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