Il lavoro promesso
Libero, creativo, partecipativo e solidale
Francesco Occhetta
Ancora – La Civiltà Cattolica, Milano 2017, pp. 144, € 15
«Lavoro. Una parola promessa. A volte tradita. Spesso mal vissuta. Cos’è il lavoro oggi? Quale significato ha per la vita degli uomini? Che cosa può accadere a una società democratica quando diventa imbarazzante augurare ai giovani “buon lavoro”?». Così comincia il volume del gesuita Francesco Occhetta, un’utile riflessione sulla questione che oggi tormenta il nostro Paese e l’Europa tutta.
Pubblicato in occasione delle Settimane sociali dei cattolici italiani, il libro analizza tutti gli aspetti che compongono l’intricata matassa relativa al mondo del lavoro: dalla cosiddetta quarta rivoluzione industriale (Industry 4.0) – che riguarda gli sviluppi dell’intelligenza artificiale e l’utilizzo della tecnologia in ambito lavorativo – al ruolo del sindacato (sempre più in crisi e disorientato dai cambiamenti repentini); dalle opportunità che il Terzo settore e l’economia civile possono creare, al lavoro domestico all’interno delle famiglie, caratterizzato da quasi 2 milioni di persone fra colf, badanti e babysitter; dai problemi legati all’inquinamento e al rapporto con l’ambiente (paradigmatico il caso dell’Ilva di Taranto), alla grande questione riguardante i giovani e il lavoro (la disoccupazione giovanile in Italia è fra le più alte del continente, al 39.4%).
Ogni capitolo del volume, quindi, è una tappa di un viaggio all’interno del mondo del lavoro, per approfondire le questioni e leggere in maniera critica la realtà. L’ultimo capitolo offre poi una serie di interessanti proposte per attivare i giovani, rendendoli partecipi e consapevoli del proprio futuro e della propria carriera lavorativa, senza che la delusione e l’inerzia li possano bloccare in un limbo senza uscita. Il cambio culturale che sta investendo il mondo del lavoro va considerato come un’opportunità: esiste l’opportunità di trovare un’occupazione ed è più che mai reale. Spetta alle parti in causa – lavoratori, sindacati, politica – guardare insieme nella stessa direzione e guidare un processo di cambiamento epocale, senza che nessuno venga lasciato indietro, ma affinché tutti possano trovare il proprio posto e così realizzare le proprie aspirazioni e i propri desideri. Per vincere questa sfida affascinante «ci vorrà tutta la passione e la creatività per alimentare fatica e vocazione al lavoro. Ci vorranno politiche nuove, inclusive e generative a livello locale, nazionale ed europeo» (p. 141).
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