Hammarskjöld: etica e politica. Vita interiore e impegno pubblico

Roger Lipsey
Edizioni Qiqajon, Magnano (BI) 2021 pp. 156, € 16
Scheda di: 
Fascicolo: aprile 2022

«Quando cerchiamo di cambiare il nostro mondo, dobbiamo affrontarlo così com’è. Coloro che non osano affrontare i fatti fondamentali dell’interdipendenza internazionale si perdono. Coloro che permettono alle sconfitte di spaventarli sino a farli tornare a un punto di partenza di stretto nazionalismo si perdono. Si perdono, infine, coloro che sono così spaventati da una sconfitta da disperare per il futuro» (p. 86). È una delle tante citazioni riportate da Roger Lipsey nel libro dedicato al diplomatico svedese Dag Hammarskjöld. In una sorta di biografia intellettuale, l’A. ci presenta questa straordinaria figura di civil servant, che guidò le Nazioni Unite dal 1953 al 1961 (anno della sua morte in un incidente aereo in Congo) e fu molto apprezzato per il suo costante impegno a favore della pace.

La pubblicazione postuma del suo diario personale, intitolato in italiano Tracce di cammino, aveva già contribuito a far conoscere gli aspetti più intimi della personalità di Hammarskjöld. A questo ritratto, il libro di Lipsey aggiunge ulteriori elementi, che approfondiscono in modo particolare la sua visione del mondo, della politica internazionale, dei valori da tutelare e dei limiti fin dove spingersi perché vi sia la pace. Il pregio maggiore del libro è di mostrare la profonda unità sperimentata da Hammarskjöld tra azione e pensiero, la circolarità feconda tra gli avvenimenti politici che lo vedono coinvolto (dalla crisi in Medio Oriente alla minaccia nucleare) e le sue riflessioni sul ruolo delle Nazioni Unite, sull’impegno nella politica, sull’avvenire dell’umanità.

In questo viaggio alla scoperta – o riscoperta – della figura di Hammarskjöld è dato grande spazio alle sue parole, che gettano nuova luce sulla ricchezza del suo pensiero. Si tratta di stralci tratti da discorsi pubblici, spesso rivolti a studenti universitari, da lettere indirizzate ad amici di lunga data, tra cui lo scrittore John Steinbeck e il filosofo Martin Buber, o da appunti personali. Questi testi rivelano le fonti a cui Hammarskjöld attingeva, che spaziano dalla letteratura ai testi dei mistici medioevali, dalla Bibbia ai testi sacri delle religioni orientali. Soprattutto, rivelano la sua incessante riflessione sulle qualità richieste a una persona immersa nella vita politica e sul modo di svolgere i compiti che gli sono affidati. I vari capitoli del libro sono così consacrati a temi come il dialogo, il coraggio, la maturità di pensiero, la perseveranza, la negoziazione… Si tratta di riflessioni brevi, ma ricche di spunti e ancora attuali, capaci di ispirare il lettore di oggi e di invitarlo a sua volta a compiere una personale lavoro di rielaborazione di quanto letto per calarlo nella propria vita e realtà.

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