Economia è cooperazione
Michele Dorigatti, Stefano Zamagni (edd.)
Città Nuova Editrice, Roma 2017, pp. 271, € 22
Il volume Economia è cooperazione – nato con il desiderio di ricordare e onorare il prof. Pier Luigi Porta, insigne economista e storico del pensiero scomparso prematuramente nel 2016 – riunisce una serie di saggi scientifici che cercano di rispondere alla domanda su come riaffermare, nelle condizioni storiche attuali, il principio cooperativo nelle relazioni tra persone e tra imprese che operano in un mercato globalizzato. Filo rosso che unisce le varie riflessioni degli AA. è l’economia civile, tradizione di pensiero economico nata inizialmente in Toscana nel XV secolo durante l’umanesimo civile, e continuata fino a quando nel 1753 l’università di Napoli istituì la prima cattedra al mondo di Economia civile, affidandola ad Antonio Genovesi.
L’idea di base è quella di rifiutare l’assunto antropologico dell’homo oeconomicus – origine della crisi e dei nodi irrisolti della nostra società – per sviluppare una visione in cui la persona umana si deve nutrire anche di relazioni, motivazioni, fiducia. Secondo l’economia civile, infatti, l’attività economica non è fine a se stessa, ma ha necessariamente bisogno di virtù civili, di tendere al bene comune più che alla ricerca di soddisfazioni individuali. L’economia civile non contrappone Stato e mercato o mercato e società civile, ma punta a farli dialogare fra loro promuovendo alleanze e cooperazione. Inoltre teorizza che anche nella normale attività di impresa vi debba essere spazio per concetti come reciprocità, rispetto della persona, simpatia.
La via d’uscita alla crisi economica e alle sue molteplici conseguenze (mancanza di lavoro, peggioramento della felicità pubblica, eccesso di competizione, sfiducia nelle istituzioni), allora, va cercata nell’estensione di tutte quelle forme di organizzazione economica che la società civile è in grado di esprimere, se lasciata libera di farlo; il tema della cooperazione, la sua storia e il suo ruolo sono importantissimi nell’economia di domani e nel futuro delle prossime generazioni.
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