Economia commestibile. Comprendere la teoria economica attraverso il cibo

Ha-Joong Chang
Il Saggiatore, Milano 2023
Scheda di: 
Fascicolo: dicembre 2023

L’economista sudcoreano Ha- Joong Chang cerca di unire in Economia commestibile due grandi passioni: economia e cucina. Per approcciare il libro basta una sana curiosità, come quando si fanno nuove esperienze culinarie. Con questo obiettivo, l’A. presenta piatti e condivide esperienze personali per parlare di vari aspetti dell’economia globale, cercando di uscire dall’egemonia della teoria neoclassica.

I titoli dei capitoli sono dati da ingredienti usati in cucina o da piatti più o meno noti, ma il legame con gli argomenti trattati non è scontato. Infatti, introdotti dal frutto della banana, si parla delle multinazionali, dei loro effetti positivi e negativi sull’economia globale e del Paese ospitante. Il peperoncino fa da apripista al tema del lavoro di cura: «Quando qualcosa è onnipresente, viene dato per scontato. E quando qualcosa è dato per scontato, non viene conteggiato, come il peperoncino nella “scala del peperoncino” del ristorante del Sichuan del mio racconto. L’esempio supremo di questa categoria in economia è il lavoro di cura non retribuito svolto a casa o nella comunità» (168). Nonostante il grande impatto sociale ed economico, non rientra nel PIL di un Paese, né è preso in considerazione ai fini pensionistici.

Nel libro non si trova nessun ricettario, ma la descrizione dei piatti stimola l’appetito (attenzione dunque all’orario di lettura!) al pari della riflessione. Anche perché l’economia passa dalla nostra tavola, dalle nostre scelte, come individui (o “consumatori” in un’ottica di mercato, “un dollaro-un voto” direbbe l’A.), società civile e Stati: dalla protezione dell’industria nascente («Gamberi o gamberetti?» o «Manzo»), alle azioni per lo Stato sociale («Segale»), alla regolamentazione delle aziende («Noodles» o «Spezie»).

Il viaggio tra cibi e luoghi diversi, come pure tra approcci economici differenti aiuta il lettore a prendere coscienza di un aspetto cruciale: «Ognuno di noi deve trovare il proprio modo di capire (e cambiare) la nostra economia e, con questa, il mondo in cui viviamo e che condividiamo, così come tutti noi dobbiamo trovare il modo di nutrirci al meglio – per la nostra salute e per i nostri portafogli, per coloro che producono cibo e per chi non ne mangia a sufficienza e/o in modo nutriente e, sempre di più, per il pianeta» (228).

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