La comodità, la semplicità d'uso e l'ergonomicità degli ultimi dispositivi di lettura in commercio rendono il mercato degli eBook sufficientemente maturo per potersi sviluppare notevolmente e modificare gli assetti dell'editoria classica. Secondo uno studio effettuato dalla società di consulenza A. T. Kearney sul mercato dei libri elettronici in Italia, I lettori sognano i libri elettronici?, pubblicato il 14 luglio scorso, entro gennaio 2012 nel nostro Paese saranno venduti circa un milione e mezzo di eBook, oltre venti volte il numero di romanzi e saggi digitali acquistati in tutto il 2010. Ciò vuol dire che se il mercato degli eBook rappresenta attualmente lo 0,4% delle vendite complessive di libri, tale percentuale potrà arrivare all'1%, con un giro d'affari di 12 milioni di euro, in deciso aumento rispetto ai 500mila del 2010.
Che cos'è un eBook
Il termine inglese eBook (o e-book), contrazione delle parole inglesi electronic e book, corrisponde all'italiano «libro elettronico», cioè la versione digitale di una qualsiasi pubblicazione. Si tratta, di fatto, di file in vari formati, riproducibili, oltre che su computer, su dispositivi elettronici dedicati: gli eReader e i tablet.
Ciò implica, rispetto al libro tradizionale, un indubbio vantaggio in termini di prezzo, inferiore a quello del suo equivalente cartaceo (anche se bisogna acquistare il dispositivo di lettura). L'assenza dei costi di stampa e la riduzione di quelli di distribuzione rendono infatti possibile all'editore contenere le spese e proporre prezzi ridotti, aumentando al tempo stesso l'entità dei diritti riconosciuti agli autori delle opere che seguono questa via di distribuzione.
Un altro vantaggio è la comodità in termini di peso, di portabilità e di spazio dei dispositivi per la lettura degli eBook: questi infatti possono contenere moltissimi libri elettronici, a fronte di un peso che rimane invariato (compreso tra i 170 e i 250 grammi). Un lettore potrà così avere sempre con sé la propria biblioteca, senza dover trasportare pesanti volumi o prevedere spazi domestici per la loro conservazione.
L'editoria elettronica ha appena compiuto quarant'anni e dal 1971, quando Michael Hart, scrittore e informatico americano, dava vita a «Project Gutenberg» - su cui torneremo in seguito -, ha compiuto grandi progressi. Se i primi eBook erano file di testo leggibili su computer - ad esempio in formato Pdf (Portable File Document) e Rtf (Rich Text Format) -, la tecnologia ha portato a una notevole evoluzione sia dei tipi di file sia degli strumenti adatti per la lettura degli eBook veri e propri.
Come si legge un eBook
Tralasciando la possibilità di leggere gli eBook su computer o telefonini, esistono due tipologie di dispositivi che consentono la lettura dei libri elettronici, con caratteristiche diverse. La prima comprende i cosiddetti eBook Reader o eReader (cioè electronic Reader, «lettore elettronico»), dispositivi progettati appositamente per la lettura degli eBook, con schermo non retroilluminato e dotati di tecnologia E-ink (inchiostro elettronico), una tecnica innovativa che rende la superficie dello schermo quasi identica alla carta e che non affatica la vista. Gli eReader, grandi più o meno come un libro cartaceo (gli schermi variano da 12,7 a 24,6 cm), sono dotati di un particolare software che consente di accedere ai contenuti dell'eBook per la lettura «tradizionale», ma che presenta anche altre funzionalità. Ad esempio, permette di attivare la navigazione ipertestuale, di adattare la visualizzazione dei caratteri sulla pagina alle proprie esigenze, scegliendo la dimensione o l'orientamento del testo - in verticale o in orizzontale -, o semplicemente di aggiungere note o segnalibri. Attraverso i software degli eReader possono essere automatizzate anche altre operazioni, senz'altro più complicate in caso di lettura di un testo cartaceo: si pensi alla possibilità di ricercare nel testo una singola parola o una frase, oppure di consultare dizionari integrati nel dispositivo. Infine, sono dispositivi che non richiedono un grande consumo di energia, quindi non necessitano di essere ricaricati spesso (in media una volta ogni quindici giorni), per cui associano alla praticità di lettura anche quella di non dover avere sempre a disposizione un cavo di alimentazione.
La seconda categoria di dispositivi adatti alla lettura degli eBook, attualmente in forte crescita, è quella dei tablet (ovvero le «tavolette» elettroniche), dotati di un normale schermo a colori retroilluminato, simile a quello di un computer portatile, che permettono la lettura in un ambiente completamente touch screen e capace di eseguire applicazioni multimediali quali video, audio e riproduzione di immagini.
Sia gli eReader che i tablet, nei modelli più evoluti, permettono di connettersi a Internet e scaricare così nuovi titoli dalle librerie on line.
I formati degli eBook
I libri elettronici sono disponibili in vari formati, ciascuno dei quali con specifiche caratteristiche. I file di testo sono ancora ampiamente utilizzati grazie al fatto che sono compatibili con molti dispositivi di lettura. Di contro, sono carenti dal punto di vista della compressione del testo - il che fa aumentare lo spazio occupato dall'eBook - e mal si prestano a essere impiegati su dispositivi portatili dotati di schermi di piccole dimensioni. I formati di eBook veri e propri, che presentano un elevato grado di compressione del testo, hanno il pregio di adattarsi a piattaforme dotate di minori risorse hardware rispetto ai computer tradizionali e di poter essere visualizzati sui piccoli schermi dei dispositivi portatili.
Uno dei problemi maggiori legati all'evoluzione della tecnologia del libro elettronico è sorto nel momento in cui si è presentata l'opportunità di utilizzare questo formato per riprodurre opere ancora coperte dal diritto d'autore, oltre a quelle i cui diritti sono scaduti o che sono sempre state disponibili al pubblico, come avviene con «Project Gutenberg», nato proprio con lo scopo di creare una biblioteca elettronica di libri stampati liberi dal vincolo del copyright, per «rompere le barriere dell'ignoranza e dell'analfabetismo» (è lo slogan del progetto; cfr <www.gutenberg.org>). Dal 1995 infatti sono cominciate le vendite da parte delle grandi librerie on line di testi coperti da diritto d'autore, e che pertanto una volta acquistati non possono essere copiati né ridistribuiti dall'acquirente. Non solo. Per poter leggere i formati di file di questi eBook, le librerie on line hanno prodotto anche eReader specifici, in grado di sbloccare i meccanismi di protezione inseriti nei file dei libri elettronici. Un titolo può quindi essere riprodotto in diversi formati, a seconda delle librerie o case editrici che lo mettono in vendita, e non tutti i formati sono compatibili con tutti gli eReader. La conseguenza immediata è che a volte gli utenti si ritrovano con eBook che possono essere letti solo con certi tipi di software, oppure con un dispositivo di lettura che non supporta il formato di eBook posseduto. Attualmente, uno dei formati di eBook più usati è EPUB (abbreviazione di electronic publication), in grado di adattarsi a numerosi eReader e che per questo si sta affermando come uno degli standard di pubblicazione di eBook più diffusi.
La protezione degli eBook
Una delle ragioni per le quali un eReader potrebbe non leggere un eBook regolarmente acquistato è il meccanismo di protezione basato sulla crittografia che certi editori applicano ai propri prodotti digitali: il Digital Rights Management (DRM) del testo. Il termine indica la «gestione dei diritti digitali», ed è il principale strumento di tutela del copyright. Si tratta di una tecnologia che permette di controllare cosa un utente può o non può fare con un documento acquistato on line. Questo avviene attraverso «pezzettini» di software nascosti che servono a impedire la copia dei file e a inibire, o almeno a complicare, la condivisione non autorizzata con altri, vincolando l'accesso al documento all'identità di un utente. Questo genere di protezione pone però dei limiti all'acquirente, che può vedersi costretto a utilizzare uno specifico software o un dato dispositivo di lettura, senza poter leggere il proprio eBook su dispositivi alternativi, come per esempio quelli prodotti da aziende che non hanno specifici rapporti commerciali con la casa editrice che distribuisce l'eBook acquistato.
Una alternativa viene dall'impiego dei social DRM, ovverosia una sorta di «etichetta digitale» che identifica l'acquirente di un eBook. Questa pratica rende l'opera non solo «tracciabile», ma anche leggibile da parte del suo acquirente su qualsiasi dispositivo, garantendo al tempo stesso la tutela del diritto d'autore. Infatti, se l'acquirente può leggere l'eBook acquistato, non può tuttavia distribuirlo, ovvero copiarlo e diffonderlo ad altri lettori. In questi casi i dati dell'acquirente sono spesso segnalati alla fine dell'eBook, in una sezione denominata ex libris, oppure sono una sorta di «filigrana», invisibile durante la lettura, posta all'interno dei singoli capitoli dell'opera.
Distribuzione e acquisto
Come per i libri cartacei, anche per l'editoria elettronica si stanno sviluppando realtà di distribuzione on line, che diventano poli di riferimento per gli editori ai quali forniscono tutta quella serie di servizi necessari per la vendita dei titoli elettronici, dagli strumenti per la trasformazione del testo cartaceo in eBook a forme dettagliate di rendicontazione delle vendite. È il caso di Edigita (società fondata da Feltrinelli, Messaggerie Italiane e RCS Libri), Bookrepublic (una piattaforma dedicata ai piccoli e medi editori), Ebook Vanilla (specializzato nella distribuzione di editori indipendenti e di book on demand) e BibletStore (l'eBook Store di Telecom Italia). Queste società di distribuzione gestiscono la vendita dei titoli a loro affidati dagli editori su più negozi on line, oppure sono a loro volta dotate di un negozio virtuale, attraverso cui effettuano direttamente la vendita.
Il lettore può quindi procedere all'acquisto degli eBook o attraverso i negozi on line dei distributori, oppure su una libreria on line, oppure direttamente dai siti web delle case editrici che si sono lanciate in questo mercato. Una volta effettuato il pagamento on line, l'eBook acquistato viene «scaricato» sul proprio computer nel giro di poche decine di secondi, e da qui può essere trasferito sul proprio eReader. Come già detto, esistono anche alcuni modelli di eReader che sono in grado di collegarsi direttamente a Internet e consentono l'acquisto diretto di libri elettronici, senza dover «passare» dal computer.
Non tutti gli eBook sono a pagamento. Spesso i siti delle case editrici ospitano sezioni dalle quali sono scaricabili gratuitamente alcuni titoli dimostrativi. Inoltre, molti eBook possono essere scaricati gratuitamente dal portale del «Project Gutenberg», che attualmente offre oltre 36mila titoli in vari formati e lingue, nonché dalla sezione Libri di Google (<http://books.google.it>). In ambito italiano segnaliamo invece ebookgratis.it (<www.ebookgratis.it>), la prima libreria di eBook gratuiti disponibili in lingua italiana nei principali formati.
Il mercato italiano
Per il 2012 si prevede un netto miglioramento delle vendite di eBook in Italia, un dato confortante alla luce della fatica che questo settore innovativo dell'editoria ha fatto ai suoi esordi, per due motivi principali. Da un lato le oggettive difficoltà economiche legate al fatto che sugli eBook nel nostro Paese va applicata l'IVA al 20% contro quella al 4% prevista per i volumi cartacei, facendo lievitare il prezzo del prodotto che a questo punto non è più in alcun modo concorrenziale rispetto al cartaceo; secondariamente, le grandi case editrici hanno messo sul mercato pochi titoli e a prezzi non concorrenziali, in attesa di vedere le reazioni del lettori. Resta il fatto, spiegano gli addetti del settore, tra cui Renato Salvetti, direttore di Edigita, in un'intervista rilasciata all'agenzia di stampa ADN Kronos nell'aprile scorso, che non è possibile aspettare che il mercato si muova da solo, pena rischiare lo stallo completo del settore.
Senz'altro, una scossa al mercato italiano arriva dalla recente decisione di Apple di aprire anche all'Italia le porte dell'iBook-store, la sua libreria digitale, favorendo così la vendita degli eBook prodotti dalle maggiori case editrici italiane; ciò cambierà non poco gli equilibri di questo mercato in movimento, e porterà all'ingresso di altri colossi delle vendite di libri on line nel mercato dell'editoria digitale in lingua italiana.
Per saperne di più
SANTORO E., Web 2.0, social media e medicina. Come social network, wiki e blog trasformano la comunicazione, l'assistenza e la formazione in sanità, Il Pensiero Scientifico Editore, Roma 2011.
RASTELLI A., «Entro gennaio le vendite degli ebook aumenteranno di venti volte», in Corriere della Sera, 13 luglio 2011, <www.corriere.it/cultura/11_luglio_13/ebook-bookrepublic-studio_e73db7ba-ad8d-11e0-83b2-951b61194bdf.shtml>.
TAGLIETTI C., «Ora Apple spalanca le porte a bestseller e classici italiani», in Corriere della Sera, 1 ottobre 2011, <http://archiviostorico.corriere.it/2011/ottobre/01/Ora_Apple_spalanca_porte_bestseller_co_9_111001098.shtml>.