È ancora possibile una buona politica? Stili e obiettivi

Strade e pensieri per domani
Paoline, Milano 2023
Scheda di: 
Fascicolo: ottobre 2024

In un’intervista rilasciata qualche tempo fa, il noto cantautore Ultimo ha affermato di non conoscere suoi coetanei che votino o che vadano in Chiesa. Fede e politica appaiono accomunate nella percezione di molti giovani come realtà distanti e poco significative nella loro vita. In realtà le cose possono cambiare se di entrambe viene offerta una diversa esperienza, che esca dagli schemi triti ed esausti in cui vengono ancora costrette.

Un’esperienza simile è stata vissuta da un gruppo di ragazzi e ragazze di varie estrazioni e studi, accomunati dal desiderio di confronto su temi di interesse sociale e politico e accompagnati da don Michele Pitino, responsabile della pastorale vocazionale e universitaria della diocesi di Como. Prendendo spunto in particolare dall’Agenda 2030 dell’ONU e dai 17 Obiettivi per lo sviluppo sostenibile, il gruppo, che si è chiamato “Strade e pensieri per domani”, ha cominciato a incontrarsi online nel 2020, in pieno lockdown, e ha proseguito poi in presenza, interrogandosi su come portare ad altri il frutto di un confronto aperto e arricchente, che ha anche rinsaldato un forte legame di amicizia fra i partecipanti. Ne è nata l’idea di pubblicare un libro, che desse la possibilità non solo di testimoniare il processo vissuto e i suoi frutti, ma anche di includervi altri.

Le molte presentazioni del libro organizzate in territorio lombardo e non solo sono diventate l’occasione per incontrare tante persone e confrontarsi con loro sui temi proposti, che vanno dall’educazione allo sviluppo sostenibile e alla comunicazione. Oltre ai singoli temi, il testo vuole anche essere di stimolo a una riflessione su come fare politica oggi, ispirata, per scelta consapevole e non scontata, ai principi della dottrina sociale della Chiesa. Ci si sofferma in particolare sulle caratteristiche di una buona politica, su come promuovere una nuova passione partecipativa contro la narrativa populista e antipolitica, e si riflette anche sullo stile necessario per cambiare la sostanza della politica, che dovrà necessariamente essere aperto, dialogico, non violento, attento a cogliere la complessità del reale, caratterizzato da uno sguardo attento alla realtà locale e al tempo stesso aperto al mondo, e rivolto dal basso, dalla prospettiva dei più poveri. Tali riflessioni, potenzialmente molto teoriche, esprimono invece tutta la concretezza del dialogo e del confronto che le ha generate, come testimonia la stessa stesura “corale” del testo, che si presenta nel suo complesso come un’opera scritta a più mani, in cui nessuna voce particolare ha preso il sopravvento.

Al di là della bontà dei contenuti e delle soluzioni proposte, è il processo che ha portato al confronto e alla scrittura che può offrire al lettore una metodologia interessante per riappassionarsi insieme ad altri alla politica e, crediamo, anche per crescere nella propria fede

Ultimo numero

Rivista

Visualizza

Annate

Sito

Visualizza