#Disobbediente!

Essere onesti è la vera rivoluzione

Andrea Franzoso
De Agostini, Milano 2018, pp. 159, € 12,90
Scheda di: 
Fascicolo: ottobre 2019

Questo libro nasce dai numerosi incontri che l’A. – whistleblower del caso “spese pazze” di Trenord nel 2015, oggi scrittore e autore televisivo – ha tenuto in numerose scuole elementari e medie. Nasce dalla sfida di raccontare a un pubblico di giovanissimi un fenomeno complesso come la corruzione. Franzoso sceglie la narrazione autobiografica, proprio a partire dall’età dei suoi giovani interlocutori, raccontando la propria esperienza scolastica, segnata dal confronto con le logiche del branco, del bullismo e dell’omertà. Quelle stesse dinamiche l’avrebbero portato, quasi trent’anni dopo, a scontrarsi con l’intreccio di interessi privati e connivenze politiche, sostenuto da una forte cultura dell’individualismo e dell’opportunismo, che rendeva possibile il saccheggio delle finanze dell’azienda a partecipazione pubblica per la quale l’A. lavorava, a danno dei contribuenti.

Due aspetti di questo libro, di particolare valore educativo, ci sembra importante sottolineare. Il primo è la totale assenza di qualsiasi retorica dell’eroismo civile. La celebrazione dell’eroe, infatti, si presta facilmente a farne il caso eccezionale, separato dall’esperienza quotidiana. Al contrario, l’A. sceglie di presentare la propria storia sotto il segno della semplice coerenza con alcuni valori elementari: la ricerca di una vita felice attraverso relazioni umane autentiche e non strumentali, la volontà di restare liberi dalle manipolazioni dei rapporti di potere, la fedeltà alla verità, intesa soprattutto come unità interiore e trasparenza personale. Il secondo pregio è la capacità di raggiungere l’esperienza dei ragazzi: evocando la tematica del bullismo e mostrando come le sue logiche attraversino tutta la società, il testo pone ai lettori alcune domande cruciali: che tipo di persona vuoi diventare? Per cosa vuoi vivere? Sono, a pieno titolo, questioni etiche, che una pedagogia autorevole non può permettersi di evitare. L’A. mostra, in questo modo, che la via per cambiare lo stato di cose parte dal lavoro su di sé. In conclusione, il testo mostra che esiste un cammino di impegno etico e civile, accessibile a tutti fin dall’infanzia e che riguarda gli aspetti fondamentali del nostro essere persona. Al cuore del libro c’è lo stesso messaggio che ricorre in tutte le storie di vocazione della Bibbia: «non avere paura». Perché la paura «è l’arma principale dei bulli e dei disonesti: senza la nostra paura, loro non sono niente» (p. 148). Superare le paure è la chiave per una vita veramente libera.

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