È ormai vicino l’appuntamento con il voto per eleggere il nuovo Parlamento, il primo composto da 600 membri e non più 945 a seguito della riforma della Costituzione approvata nel 2020. All’indomani della crisi del Governo Draghi e della convocazione anticipata delle elezioni per il 25 settembre, avevamo sottolineato che la scelta sul voto andava coniugata al futuro (cfr editoriale di agosto-settembre). Si tratta, infatti, di esprimere una doppia indicazione: il progetto politico che riteniamo più adatto per il nostro Paese e la classe dirigente a cui ne affidiamo la guida per i prossimi cinque anni.
In queste settimane di campagna elettorale, la nostra attenzione è giustamente catturata dagli eventi che sono al centro del dibattito pubblico e mediatico in questi giorni, come ad esempio l’aumento del prezzo di energia e gas che pesa sulle famiglie, le imprese, l’intera pubblica amministrazione, le misure per sostenere le fasce più deboli della popolazione, le scelte in campo fiscale o le posizioni sulla guerra in Ucraina (in particolare sull’efficacia delle sanzioni economiche).
Sono tutti temi importanti, ma non esauriscono l’agenda politica. Per questo ci sembra importante allargare lo sguardo oltre alla contingenza presente e mettersi in ascolto di ciò che riteniamo essenziale per il futuro del nostro Paese. In questa prospettiva, abbiamo scelto di monitorare alcune tematiche che come Rivista riteniamo strategiche per l’avvenire, approfondendo le proposte contenute al riguardo nei programmi elettorali dei principali raggruppamenti politici: ad esse sono dedicati i diversi contributi che compaiono in questo dossier. Il nostro intento è andare oltre agli slogan, più o meno efficaci, usati nella campagna elettorale e alle fisiologiche contrapposizioni tra i partiti su alcuni argomenti particolarmente sensibili, per ragionare a partire delle proposte concrete.
I contributi che pubblicheremo saranno su tematiche specifiche, ma attraverso di essi cercheremo anche di mettere in luce tre criteri generali che ci sembrano importanti per orientarci in vista del voto che siamo chiamati ad esprimere.
Non è sensato far dipendere la nostra scelta elettorale dall’apprezzamento per l’una o l’altra misura avanzata da parte dei partiti. I complessi temi su cui si gioca il nostro futuro vanno considerati insieme e non in modo isolato, perché sono tra loro strettamente interconnessi e non possono essere affrontati in modo serio senza tenere in debito conto questo dato. Per questo non può esistere un’unica risposta “miracolosa”, ma un ventaglio di azioni in diversi campi. Si tratta pertanto di vedere le varie questioni come le facce di un poliedro, che vanno esaminate e pensate insieme, e di valutare in modo complessivo che tipo di risposta offrono i vari programmi e la loro realistica sostenibilità.
Anche il linguaggio che viene utilizzato dai politici è una cartina di tornasole della loro visione della società e dei rapporti al suo interno. Bisogna essere attenti quando le parole e le immagini utilizzate si basano sull’esclusione e sulla negazione di valori e diritti di alcune parti della società, quando si fa ricorso in modo strumentale a simboli o espressioni di natura religiosa in una chiave identitaria chiusa, quando si promuove una lettura semplificata della realtà sociale del Paese che ne ignora, ad esempio, il carattere multietnico, lo squilibrio di opportunità tra le generazioni a scapito delle più giovani, la distanza da un’effettiva parità tra uomini e donne in tutti i campi.
Infine, può essere di aiuto immaginare come sarebbe il futuro del Paese se prevalesse l’una o l’altra visione politica. Non si tratta di fare una valutazione in astratto, ma prendendo in considerazione il bagaglio di competenze ed esperienze, le risorse in termini di idee e persone, la capacità e disponibilità a far emergere e fruttificare le tante potenzialità presenti nel nostro tessuto civile (che è sano e generoso, come gli ultimi anni hanno mostrato), che ciascuna forza politica può mettere a disposizione per il Paese.
Giuseppe Riggio SJ
Direttore di Aggiornamenti Sociali