Dançar sem limites
Il reportage fotografico del 2008 Luar de dança – a cui appartiene l’immagine che presentiamo – documenta le attività della «Sociedade cultural Projeto Luar de dança» nella periferia di Rio de Janeiro e si inserisce in un progetto sulla discriminazione e la difficoltà di inclusione sociale dei circa 24,5 milioni di persone diversamente abili in Brasile, il 14,5% dell’intera popolazione, che vivono ancora oggi in condizioni di disagio per la mancanza di servizi socio-riabilitativi adeguati e di un ritardo culturale che tende a isolarle. La «Sociedade cultural Projeto Luar de dança» nasce nel 1990 a Jardim Primavera, nella periferia di Rio, svolgendo lezioni di danza classica con un gruppo di bambini di strada per allontanarli dalla criminalità. La danza infatti, espressione del corpo comune a tutti gli esseri umani, non conosce barriere linguistiche e culturali ed è un eccellente mezzo di comunicazione e di inclusione sociale. Per questo motivo, da alcuni anni «Projeto Luar» ha avviato anche il laboratorio di danza Sem Limites (senza limiti), per favorire l’inclusione di un gruppo di ragazzi disabili all’interno di contesti scolastici tradizionali, con l’obiettivo di costruire, insieme a loro, una cultura di valorizzazione del corpo e un progressivo aumento delle capacità cognitive e affettive. L’espressività corporea diventa quindi forma di terapia e tecnica di riabilitazione, che utilizza la danza e il rapporto mente-corpo per favorire e sostenere la salute mentale e lo sviluppo psico-motorio. Le attività realizzate da «Projeto Luar» sono cresciute e si sono sviluppate nel tempo, incontrando l’interesse e il sostegno di due realtà sociali italiane, CESC Project (Ente di Coordinamento per il Servizio Civile) e Gondwana (Associazione di cooperazione e diplomazia popolare).
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