Contro la società dell’angoscia. Speranza e rivoluzione

Byung-Chul Han
Einaudi, Torino 2025, pp. 112
Scheda di: 
Fascicolo: maggio 2025

Un libro per pensare la speranza: ecco l’ultimo testo del filosofo coreano Byung-Chul Han. L’angoscia ha permeato la società e il pensiero a partire dal Novecento: è un sentimento diffuso, una tonalità emotiva, un modo d’essere fondamentale. Non ha un oggetto ben preciso, ma assume connotazioni diverse, ad esempio l’angoscia climatica o per il futuro. Non si tratta poi di una questione che riguarda solo il singolo: «L’angoscia è uno strumento di dominio molto diffuso. Rende ubbidienti e ricattabili. In un clima dominato dall’angoscia le persone non si fidano più di esprimere liberamente la loro opinione, e questo avviene proprio per il timore di essere repressi» (p. 13).

Di fronte a questo dominio, Contro la società dell’angoscia vuole offrire strumenti al lettore per rialzarsi e trovare una soluzione. Che cosa permette di pensare, parlare, fidarsi per l’A.? La speranza. Essa ci apre al futuro, o meglio, all’avvenire: apre lo sguardo alla possibilità, a ciò che ancora non è disponibile, programmato, preventivato. Come l’angoscia, la speranza non è un sentimento puntuale, ma una condizione dello spirito che permette un’apertura alla trascendenza.

L’A. accompagna il lettore in un percorso ricco, attraverso parole e opere d’arte, ragionamenti e frasi ponderate. Non vuole dare subito un’idea o un concetto, ma – partendo da Bloch, Heidegger, Derrida, Marcel, Arendt, Camus e altri pensatori del Novecento – forma una sua proposta affinché chi legge possa rifondare la propria esistenza sulla speranza. Possiamo intravedere in questa declinazione la virtù teologale, anche se qui non si vuole dare un volto o una fede. La speranza è così una necessità esistenziale per crescere nella libertà e contrastare il senso di pesantezza dell’essere e della società, diventa un elemento per la vita personale ma ha anche un rilievo sociale: solo nell’apertura del trascendente e nel nuovo (l’immagine principe è la nascita di un bambino) possiamo contrastare la crisi che sembra imperversare in Occidente.

Il consiglio è dunque di fare una lettura meditativa, che si lasci ispirare dalle diverse pennellate, che faccia decantare suggestioni e parole, che possa mostrarci orizzonti diversi.

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