Caro Francesco
Riflessioni, testimonianze, messaggi
Fausto Marinetti
Tau Editrice, Todi 2018, pp. 231, € 15
«Una società senza cuore crede di riconciliarsi con le sue vittime con maschere di bontà» (p. 22).
In questo libro – esito di quattro anni trascorsi presso Fortaleza, nel nord-est del Brasile – Fausto Marinetti si fa portavoce e testimone degli ultimi, degli emarginati, dei dimenticati, in una raccolta di lettere, intense e vivide, indirizzate a papa Francesco, con grande sincerità ma anche con la stima e il rispetto di un uomo di Chiesa che si rivolge a un altro uomo di Chiesa.
Il libro contiene venti capitoli che racchiudono, ciascuno, numerose lettere, suddivise in base al tema su cui si focalizzano. A queste si aggiungono un primo messaggio introduttivo e un’ultima, breve lettera conclusiva, un appello al Pontefice in difesa e in lode di don Zeno Saltini, ex parroco del Sacro Cuore di Santiago del Cile, privato del sacerdozio negli anni ’50 per il forte indebitamento generato dal suo instancabile supporto nei confronti dei più poveri. L’A. ha lavorato per quasi dieci anni al suo fianco, traendone ispirazione per dedicarsi ai più poveri e vivere a stretto contatto con situazioni di estremo disagio.
Questa influenza è sempre ben presente nel testo, in cui Marinetti auspica fervidamente una “purificazione” della Chiesa dagli scandali e dagli orrori che ne hanno leso la reputazione, con il fine ultimo di riportarla alle sue radici originarie e al suo posto designato: per le strade, in aiuto dei bisognosi e degli emarginati.
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