Carlo Maria Martini. La parola che rigenera il mondo
Emanuele Iula SJ
Mimesis, Milano-Udine 2015, pp. 174, € 16
«La visione biblica è valida per un’interpretazione
dei fatti sociali ed economici
di oggi?». Carlo Maria Martini si
poneva questa domanda nel 1992 nel suo
testo Non temiamo la storia (Piemme, Casale
Monferrato, p. 269). Questo interrogativo
fa da sfondo al volume di Emanuele
Iula, gesuita esperto di filosofia politica,
che mette in luce come il Cardinale di
Milano leggesse la Bibbia non come un
testo «comodamente disteso sulle scrivanie
di un gruppo ristretto di studiosi», bensì
come stimolo a «inventare soluzioni e
legami nuovi, più autentici e sempre più
all’altezza delle domande e delle sensibilità
di cui ogni epoca è portatrice» (p. 9).
Questa premessa è la chiave di lettura del testo, composto di due parti: la prima ospita due interventi tenuti a un convegno su Martini nel gennaio 2014 sui temi dell’etica della conversazione e della teologia politica. Nella seconda invece l’A. stesso sviluppa il tema del rapporto della Parola con il mondo contemporaneo, per comprendere come Dio lo abita, ci chiama e ci insegna a seguirlo (cfr p. 91) attraverso tre contributi sui temi dell’autonomia regionale, dell’Europa e della giustizia riparativa, accompagnati ciascuno da un testo biblico differente, che invitano il lettore a interrogarsi sulla Bibbia e sul contesto in cui vive.
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