Che cosa dovremmo cambiare del nostro modo di muoverci? Troppo spesso, anche se ogni viaggio è diverso, ci affidiamo ancora allo stesso mezzo di trasporto - l’auto privata - con conseguenze come il traffico, l’inquinamento e lo stress (in tangibile aumento nei contesti urbani). L’era digitale invece ci dà la possibilità di iniziare a concepire e a programmare i nostri spostamenti con un insieme di più mezzi, come la bicicletta o l’auto in condivisione (magari elettriche), il treno o un mezzo pubblico, sapendo in anticipo quale percorso è più conveniente. Sì perché la diffusione così capillare degli smartphone, con i sistemi di controllo dei mezzi tramite GPS e di pagamento via web, ha reso possibile usufruire di una serie di servizi come il bike e car sharing senza postazione fissa, oppure calcolare in tempo reale il percorso più conveniente per lo spostamento.
Ecco perché l’invito in questa Settimana europea è di provare a cambiare modalità di trasporto, magari aderendo alle iniziative preparate nelle nostre città, per sperimentare che una nuova mobilità condivisa, connessa, elettrica e multimodale è alla nostra portata.
Quali vantaggi ne avremmo? «Sfrutta al meglio il tuo tempo, resta in forma e in salute, proteggi il pianeta, fai in modo di trarre il meglio dai tuoi viaggi», spiega il video di presentazione della Settimana (
disponibile qui). Lo slogan contiene le dimensioni più coinvolte dall’ammodernamento del sistema di mobilità: benefici di salute, minore inquinamento, più spazio pubblico liberato dalle auto private (il parcheggio automatizzato di mezzi consentirà di ridurre fino al 25% la presenza di auto su suolo pubblico), insomma miglioramento della qualità della vita personale e pubblica.
Tutto ciò che serve, laddove vi siano amministratori pubblici capaci di visione innovativa e di investire in sistemi di intermobilità, è la buona volontà di provare qualcosa di nuovo, anzi di rivoluzionare il nostro modo di pensare e vivere il viaggio!