Breve guida per informarsi sull’Unione Europea

Fascicolo: aprile 2019

«Stranamente, non abbiamo mai avuto più informazioni di adesso, ma continuiamo a non sapere che cosa succede»: la frase di papa Francesco, nella sua lapidaria e folgorante brevità, evidenzia un aspetto sintomatico del nostro tempo, in cui la facilità di accesso e l’abbondanza di fonti di informazione (istituzionali o giornalistiche, professionali o espresse da singoli tramite i social, su carta stampata o su Internet…) non si traducono necessariamente in una maggiore conoscenza e comprensione dei processi sociali in atto.

Questa constatazione si attaglia perfettamente al rapporto che numerosi cittadini europei hanno con l’Unione Europea (UE). Limitandoci a considerare il nostro Paese, l’approssimarsi del voto per l’elezione del nuovo Parlamento europeo sta mostrando che è diffuso l’interesse a conoscere meglio il ruolo, il funzionamento e i compiti delle varie istituzioni, ma che esiste altresì una sorta di analfabetismo sull’Europa per cui anche le domande più basilari restano senza risposta o faticano a trovarne una pertinente e chiara, e i minuti per approfondire sono sempre pochi.

Evidentemente questa situazione costituisce uno snodo cruciale per il presente e il futuro della UE nel momento in cui è sempre più condivisa e diffusa l’opinione che sia necessario riformarla. In effetti, se non conosciamo una realtà di cui facciamo parte, difficilmente ci sentiamo responsabili di essa. E se ne abbiamo una conoscenza scarsa o – ancor peggio – parziale e inesatta non potremo neanche dare un reale contributo alla sua crescita, potenziando ciò che già funziona e migliorando gli aspetti più fragili o ingiusti. D’altronde, a livello europeo, i temi in discussione presentano un’indubbia complessità, andando dal governo dell’economia al riparto delle competenze tra Stati membri e istituzioni europee in varie materie. Considerata la natura tecnica dei molti dossier sul tavolo, sarebbe irragionevole e demagogico immaginare un coinvolgimento diretto di tutti i cittadini. Ma è evidente che nessuna riforma, anche se tecnicamente perfetta, sarà ritenuta opportuna e avrà un esito positivo se i cittadini europei non sono resi partecipi e i loro orientamenti ascoltati sulle alternative possibili.

Da quanto detto emerge la centralità dell’informazione. Gli strumenti per acquisire o approfondire una solida conoscenza di base sulle istituzioni europee, le politiche realizzate, le iniziative proposte, gli aspetti della nostra vita quotidiana coinvolti sono numerosi. Per orientarsi in questo campo proponiamo una breve guida ragionata, senza pretendere di essere esaustivi, ad alcuni siti Internet, che di solito hanno anche newsletter e profili sui social network.

Un sito di riferimento è innanzi tutto quello generale dell’Unione Europea, che offre in modo sintetico tutta una serie di indicazioni basilari sull’Unione e costituisce la porta d’accesso ai siti ufficiali delle diverse istituzioni europee (<https://europa.eu/european-union/index_it>). Scorrendo la lista delle istituzioni elencate in fondo a questa pagina si può già cogliere come si articola la UE tra organi che esercitano la funzione legislativa, esecutiva e giudiziaria, altri preposti alla politica monetaria e, infine, un gruppo in cui trovano voce le istituzioni locali e i corpi sociali. Tra i siti delle maggiori istituzioni ricordiamo quello della Commissione europea (https://ec.europa.eu/commission/index_it), dove si trovano le informazioni sull’attuale squadra dei commissari guidati dal Presidente Juncker, l’elenco delle dieci priorità per il quinquennio 2014-2019 e le misure adottate per realizzarle. Sul sito del Parlamento europeo (<www.europarl.europa.eu>) vi sono numerose pagine, corredate anche di video, dedicate all’organizzazione e ai poteri del Parlamento ed è, inoltre, possibile seguire in diretta i lavori dell’assemblea e l’avanzare dei vari dossier. Infine, il sito del Consiglio europeo e del Consiglio dell’Unione Europea, ossia i due organi in cui sono presenti i rappresentanti dei Governi degli Stati membri, completa il quadro delle maggiori istituzioni che elaborano le politiche della UE.

È utile anche segnalare il sito “L’Europa in 12 lezioni” (<http://publications.europa.eu/webpub/com/eu-in-12-lessons/it/#chap00-title>), che in modo semplice ma non banale permette di ripercorrere l’evoluzione delle istituzioni europee, indicando le tappe fondamentali e le ragioni che hanno scandito il passaggio dalla CECA all’attuale assetto della UE. Questo sito consente non solo di avere approfondimenti accurati sui temi principali del processo di integrazione (dal mercato unico all’euro, all’economia digitale o alla cittadinanza europea), ma offre anche spunti interessanti per riflettere su possibili sviluppi futuri della UE ponendosi in una prospettiva che abbraccia l’insieme del percorso fin qui fatto, riflettendo sui risultati raggiunti e le battute d’arresto.

A livello informativo, vi è una domanda ricorrente: «Che cosa fa per me l’Europa?». Le stesse istituzioni europee ne sono ben consapevoli, tanto che hanno deciso di creare un apposito sito in tutte le lingue della UE con questo nome (<www.what-europe-does-for-me.eu/it/home>). Il sito offre ai cittadini notizie puntuali, ricche di riferimenti concreti e pratici, sui vari settori in cui l’Unione è presente e attiva con propri programmi o iniziative. In questo modo, i diversi visitatori (studenti, consumatori, lavoratori, imprenditori, amministratori pubblici, ecc.) possono reperire le notizie di cui hanno bisogno. Le aree in cui è diviso il sito sono pensate per facilitarne la consultazione per il loro carattere intuitivo, avendo ad esempio titoli come “il mio denaro”, “la mia salute”, “i miei viaggi”. 

Vi è anche una sezione del sito in cui le notizie sono raggruppate secondo un criterio geografico, dando accesso ad alcune informazioni basilari sulle iniziative europee nelle varie regioni degli Stati membri (i programmi europei o le iniziative in corso) e sui siti nazionali collegati. Una terza sezione, infine, chiamata “In primo piano” raccoglie i recenti documenti europei di maggior interesse nei vari settori, dandone una succinta descrizione. Numerosi sono anche i siti di testate giornalistiche o think tank che si occupano della UE, offrendo aggiornamenti, approfondimenti o riflessioni più di fondo con un taglio divulgativo. Alcune di queste realtà, tra cui la nostra Rivista, hanno messo a disposizione contenuti ad hoc in vista delle elezioni per europee per aiutare i cittadini a formarsi un proprio giudizio e orientarsi nel voto (vedi sotto).

Questa breve e giocoforza incompleta rassegna di siti Internet mostra quanto sia varia e ricca l’offerta informativa per quantità e qualità dei contenuti. Non si corre di certo il rischio di avere pochi strumenti a disposizione; al contrario l’abbondanza può tradursi in una frammentazione tale da disorientare i cittadini, se non si fa una selezione e si individua ciò che è di aiuto per essere informati. In effetti, quando si parla della UE la sfida dal punto di vista comunicativo non è facile: si tratta di presentare un progetto originale e unico, cresciuto nel corso di quasi settant’anni fino ad accomunare 28 Stati europei (27 a seguito della Brexit), con competenze su svariate materie. D’altronde, questa sfida si pone anche a livello nazionale, visto che la conoscenza delle istituzioni (locali, regionali, nazionali) è talora lacunosa. La pluralità di fonti informative – istituzionali, giornalistiche, specializzate – è in questa prospettiva un valore aggiunto di primaria importanza per crescere nella consapevolezza che la UE non è un’entità estranea e lontana e per dar conto del processo di integrazione europea, oltre che un presidio fondamentale a garanzia della democrazia e della partecipazione consapevole e attiva dei cittadini ai processi politici.

 

Sullo stesso tema, un intervento di Giuseppe Riggio SJ, andato in onda l'8 marzo 2019

 

Siti istituzionali

Unione Europea in generale: <https://europa.eu/european-union/index_it>
Commissione europea: <https://ec.europa.eu/commission/index_it>
Parlamento europeo: <www.europarl.europa.eu>
Consiglio europeo e Consiglio dell’Unione Europea: <www.consilium.europa.eu/it>
Corte di giustizia dell’Unione Europea: <https://curia.europa.eu/jcms/jcms/j_6/it/>
Corte dei conti europea: <www.eca.europa.eu/it>
Banca centrale europea: <www.ecb.europa.eu/it>
Banca europea degli investimenti: <www.eib.org>
Comitato economico e sociale europeo: <www.eesc.europa.eu/it>
Comitato delle Regioni: <https://cor.europa.eu/it>
Mediatore europeo: <www.ombudsman.europa.eu/it/home>
Portale giuridico della UE: <https://eur-lex.europa.eu/homepage.html?locale=it>
Rappresentanza UE in Italia: <https://ec.europa.eu/italy/eu-presence_it>.

 

Siti informativi

L’Europa in 12 lezioni: <http://publications.europa.eu/webpub/com/eu-in-12-lessons/it/#chap00-title>
Che cosa fa per me l’Europa: <www.what-europe-does-for-me.eu/it/home>
Aggiornamenti Sociali: <www.aggiornamentisociali.it/Dossier-Europa>
Europe forUs (SIR e Parlamento europeo): <www.agensir.it/europeforus>
ANSA: <www.ansa.it/europa>
Vox Europa: <https://voxeurop.eu/it>
Il Post: <www.ilpost.it/europa>
Lavoce.info: <www.lavoce.info/archives/category/rubriche/europee-2019>
Europea: <www.europeainfo.eu>
CeSPI – Centro Studi di Politica Internazionale: <www.cespi.it>
ISPI – Istituto per gli Studi di Politica Internazionale: <https://europa2019.ispionline.it>

 

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