Beati i perseguitati per la giustizia, perché di essi è il regno dei cieli
Franco Cardini – Luisa Muraro
Lindau, Torino 2012, pp. 104, € 12
In che cosa consiste la giustizia di cui parla Gesù nell’ottava beatitudine (Matteo 5, 10)? «È possibile, in
questo mondo, praticare la giustizia così come la intendevano i profeti e il Vangelo?» (p. 73). Con questi
interrogativi si confrontano lo storico Franco Cardini e la filosofa Luisa Muraro. Attraverso percorsi distinti
i due commentatori colgono nelle parole di Gesù lo stesso invito ad andare oltre una concezione riduttiva
della giustizia: «superare […] l’osservanza formale della legge trasformandola in un intimo consenso e in
un’ardente volontà di attuazione e di appropriazione» (p. 16) che si traduce in un agire concreto, nello
spendersi per gli altri.
Questo libro fa parte di una collana più ampia diretta da Roberto Righetto, caporedattore cultura del
quotidiano Avvenire, che la casa editrice Lindau ha dedicato alle Beatitudini. L’ispirazione di fondo del
progetto può essere sintetizzata ricorrendo alla vicenda di Nechljudov, protagonista del romanzo
Resurrezione di Tolstoj, che leggendo con uno sguardo rinnovato il testo evangelico vi trova lo slancio per
cambiare la sua vita e impegnarsi per la costruzione di un mondo migliore.
Le riflessioni dei commentatori interpellati – ciascuno con storie personali e itinerari intellettuali diversi –
sono così un ritorno al messaggio evangelico che ci è consegnato nelle Beatitudini per coglierne l’importanza
e l’attualità anche per la nostra società. Come scrive Luisa Muraro: «le Beatitudini nel loro insieme ci
orientano con parole adeguate verso quel punto di vista in cui diventa sensibile un’armonia fra circostanze
disparate, disperse e disperanti» (p. 99), un punto di vista che permette di dare ordine e senso ai pezzi
altrimenti frammentati della nostra vita.
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