Ascolto via al dialogo

Adriano Patti
San Paolo, Cinisello Balsamo 2018, pp. 238, € 20
Scheda di: 
Fascicolo: novembre 2019

L’ascolto è un tema controcorrente, afferma l’A., magistrato di Corte di Cassazione. Così come lo era un suo precedente lavoro, dedicato al silenzio (Itinerari di silenzio, Mimesis 2015). È il paradosso dell’epoca dei social media, nel quale la possibilità virtuale di comunicare senza limiti sfocia nell’incapacità di dialogare. Si rende allora necessario fare un passo indietro, per verificare la condizione previa del dialogo, cioè la capacità di ascolto. Lungi dall’essere la semplice ricezione di informazioni, l’ascolto è una postura davanti al mondo, che comporta attenzione, riflessione, disposizione a distinguere e identificare correttamente la realtà che si manifesta a noi per cercare di comprenderla.

Questo atteggiamento conduce all’apertura dialogica, che investe tutti i livelli della vita, dai rapporti interpersonali alle dinamiche della società. Il libro stesso nasce da un esercizio di ascolto – ne è testimonianza la grande quantità di citazioni della letteratura contemporanea – e si svolge in un percorso che parte dalle condizioni dell’ascolto, per poi descrivere l’atteggiamento globale di colui che ascolta (empatia, compassione, pazienza, sospensione del giudizio). Il punto di arrivo della prima parte del libro è l’affermazione che l’ascolto si configura come una precisa scelta etica.

Nella seconda parte, l’A. indaga le condizioni del dialogo: esso si configura come un’educazione all’umano. Passa quindi in rassegna le situazioni che richiedono un approccio dialogico: la coppia, la famiglia, la società, le istituzioni e le religioni. Il punto di arrivo è il riconoscimento dell’altro e della sua dignità: l’ascolto e il dialogo creano lo spazio nel quale siamo autenticamente umani. In questo risiede tutta l’urgenza di imparare (e insegnare) ad ascoltare e a dialogare.

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