Alla scoperta del MoVimento 5 Stelle
Breve rassegna bibliografica
M5S. Come cambia il partito di Grillo, P. Corbetta (ed.), il Mulino, Bologna 2017, pp. 286, € 16
Il movimento nella rete.
Storia e struttura del Movimento 5 Stelle, P. Ceri, F. Veltri (edd.), Rosenberg & Sellier, Torino 2017, pp. 362, € 19
L’esperimento. Inchiesta sul Movimento 5 Stelle,
J. Iacoboni, Laterza, Roma-Bari 2018, pp. 233, € 16
Negli ultimi anni si è affermata in Italia una nuova forza politica, che ha scompaginato il sistema: il MoVimento 5 Stelle (M5S). Essendo percepito come un fenomeno totalmente inedito, fuori dagli schemi classici della politica tradizionale, l’attenzione è cresciuta nel corso del tempo e dei positivi risultati elettorali.
Il M5S vede ufficialmente la luce nel 2009 su impulso dell’ex comico e uomo di spettacolo Beppe Grillo, per cercare di contrastare il sistema marcio delle istituzioni politiche italiane.
I cardini della proposta politica del MoVimento, indicati dalle 5 stelle nel simbolo, sono: acqua pubblica, ambiente, connettività, trasporti, sviluppo.
Tre volumi usciti negli ultimi mesi in particolare analizzano la genesi e il successivo sviluppo del M5S: il primo, curato da Piergiorgio Corbetta ed edito da il Mulino (M5S. Come cambia il partito di Grillo), analizza in maniera approfondita i risultati elettorali del periodo 2013-2016, descrivendo il mondo ancora sconosciuto degli elettori 5Stelle: chi sono, perché lo votano, quali ambizioni e sogni abbiano per il futuro, da dove vengono. Inoltre, si approfondisce il delicato tema della democrazia interna, che presenta alcuni elementi equivoci e non del tutto trasparenti.
Proprio su questo, il volume di Ceri e Veltri (Il movimento nella rete. Storia e struttura del Movimento 5 Stelle), oltre a ricostruire puntualmente la storia del Movimento, dai Vaffa-day ai primi Meetup su Internet, pone delle domande non scontate: quale idea di democrazia hanno i fondatori del M5S? Quale progetto di Paese a lungo termine hanno in mente? Gli AA. sottolineano che, se da una parte vi è certamente stata un’innovazione importante negli strumenti rispetto agli altri partiti italiani, dall’altro non possono non essere segnalati evidenti limiti nel loro uso, nella sicurezza e nella gestione stessa di questi mezzi. Più che di una sfida vera e propria alla democrazia rappresentativa, le novità introdotte dai 5 Stelle non sono forse una mancata occasione di vera partecipazione? Le analisi presentate nel volume permettono di ragionare sia sul metodo democratico presentato dal Movimento sia sul rapporto strumentale tra uso della Rete e controllo degli iscritti.
L’ultimo volume infine, uscito agli inizi di quest’anno, è un’inchiesta del giornalista de La Stampa Jacopo Iacoboni, che mostra come il M5S non sia una realtà nata per caso dall’incontro di Grillo e Casaleggio, ma che quest’ultimo già dalla fine degli anni Novanta stesse lavorando sui meccanismi di formazione e produzione del consenso attraverso le reti. La propaganda politica è la sostanza del discorso e della proposta, mentre Grillo – personaggio pubblico conosciuto e sopra le righe – è stato il perfetto frontman che ha potuto far fare il salto di qualità e coagulare attorno a sé il fortissimo senso di rivolta e frustrazione sociale presente nella cittadinanza. Iacoboni mostra chiaramente come dai proclami iniziali le cose siano profondamente cambiate: nonostante l’iniziale garanzia di “verginità” da tutto e da tutti, anche il M5S non ha potuto fare a meno di “contaminarsi” con le realtà della politica, con i suoi schemi, i suoi riti, le sue dinamiche, le sue lentezze, le sue oscillazioni, facendo emergere in maniera sempre più evidente lo scollamento tra l’idea, le proposte originali e quanto realmente fatto fino a oggi.
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