ArticoloDialoghi
Abitare il mondo attraverso i libri: giovani lettori, futuri cittadini
- Prevedere è il contrario di vedere, di Nicoletta Gramantieri
- Editoria e letteratura non sono sinonimi, Tuttestorie
- Allargare gli “steccati” della cultura, di Sonia Basilico
«Leggere fa bene!» è una di quelle affermazioni che non richiedono
di essere argomentate tanto appaiono evidenti. In
effetti, la lettura fa bene a ogni età, a partire dai primi anni
della vita: i libri realizzati per i più giovani svolgono un ruolo prezioso
nella loro crescita, accompagnandoli nel viaggio che porta alla scoperta
di se stessi, delle relazioni con gli altri, del mondo che li circonda. Certamente
non ci sono solo i libri a svolgere un ruolo importante in questo
percorso verso l’età adulta, ma non è un azzardo sostenere che la scelta di un libro da comprare per un giovane lettore rappresenta un investimento
importante per il futuro, il suo senz’altro, ma anche quello
dell’intera società.
Proprio la consapevolezza di questa rilevanza, che potremmo qualificare
anche come civile, ci ha spinto a interrogarci sulla letteratura per l’infanzia
e l’adolescenza, per metterne a fuoco l’apporto originale e insostituibile e
testarne lo stato di salute, coinvolgendo alcuni professionisti che conoscono
molto bene il mondo dei giovani lettori e dei loro libri, perché lavorano
in una biblioteca o in una libreria specializzata, oppure perché raccontare
storie è il loro mestiere.
Le loro riflessioni convergono su un punto essenziale: fin da piccoli
abbiamo bisogno di storie per rappresentarci il mondo, per liberare
la nostra capacità di sognare, per far fronte alle tante paure. Tutto
questo si realizza appieno quando – come sosteneva Italo Calvino – si
apre un libro per «andare incontro a qualcosa che sta per essere e ancora
nessuno sa cosa sarà». Tuttavia, questo importante aspetto non si ritrova
sempre nell’odierna produzione editoriale: talvolta il libro è concepito
come uno strumento per veicolare un messaggio predeterminato ai
più giovani da parte degli adulti. In questi casi, più che aprire alla
rielaborazione personale, il libro si appiattisce sullo svolgimento di una
funzione didattica, in cui ciò che conta è offrire soluzioni semplici e preconfezionate
ai problemi che ogni bambino o adolescente affronta nella
sua crescita. [Continua]
Ti interessa continuare a leggere questo articolo? Se sei abbonato inserisci le tue credenziali oppure
abbonati per sostenere Aggiornamenti Sociali
Update RequiredTo play the media you will need to either update your browser to a recent version or update your
Flash plugin.
© FCSF 