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Abitare il mondo attraverso i libri: giovani lettori, futuri cittadini

- Prevedere è il contrario di vedere, di Nicoletta Gramantieri

- Editoria e letteratura non sono sinonimi, Tuttestorie

- Allargare gli “steccati” della cultura, di Sonia Basilico

Fascicolo: febbraio 2022

«Leggere fa bene!» è una di quelle affermazioni che non richiedono di essere argomentate tanto appaiono evidenti. In effetti, la lettura fa bene a ogni età, a partire dai primi anni della vita: i libri realizzati per i più giovani svolgono un ruolo prezioso nella loro crescita, accompagnandoli nel viaggio che porta alla scoperta di se stessi, delle relazioni con gli altri, del mondo che li circonda. Certamente non ci sono solo i libri a svolgere un ruolo importante in questo percorso verso l’età adulta, ma non è un azzardo sostenere che la scelta di un libro da comprare per un giovane lettore rappresenta un investimento importante per il futuro, il suo senz’altro, ma anche quello dell’intera società.

 

Proprio la consapevolezza di questa rilevanza, che potremmo qualificare anche come civile, ci ha spinto a interrogarci sulla letteratura per l’infanzia e l’adolescenza, per metterne a fuoco l’apporto originale e insostituibile e testarne lo stato di salute, coinvolgendo alcuni professionisti che conoscono molto bene il mondo dei giovani lettori e dei loro libri, perché lavorano in una biblioteca o in una libreria specializzata, oppure perché raccontare storie è il loro mestiere.

 

Le loro riflessioni convergono su un punto essenziale: fin da piccoli abbiamo bisogno di storie per rappresentarci il mondo, per liberare la nostra capacità di sognare, per far fronte alle tante paure. Tutto questo si realizza appieno quando – come sosteneva Italo Calvino – si apre un libro per «andare incontro a qualcosa che sta per essere e ancora nessuno sa cosa sarà». Tuttavia, questo importante aspetto non si ritrova sempre nell’odierna produzione editoriale: talvolta il libro è concepito come uno strumento per veicolare un messaggio predeterminato ai più giovani da parte degli adulti. In questi casi, più che aprire alla rielaborazione personale, il libro si appiattisce sullo svolgimento di una funzione didattica, in cui ciò che conta è offrire soluzioni semplici e preconfezionate ai problemi che ogni bambino o adolescente affronta nella sua crescita. [Continua]

 

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