A un Passo dal turismo sostenibile

Chiara Tintori
Tutti i mercoledì di luglio e agosto il Passo Sella (2.240 m), cerniera tra la Val di Fassa e la Val Gardena, è chiuso al traffico dalle 9 alle 16.

Si tratta di un esperimento di cui si è discusso per anni, una scelta sofferta ma necessaria per ridare respiro a un'area congestionata dagli scarichi di serpentoni di mezzi privati, considerando che, negli anni passati, in alcuni giorni a cavallo del 15 agosto sono arrivati a transitare quasi 5mila veicoli tra auto e moto. 

Così, per nove giorni, nel corso dell'estate, il Passo Sella sarà raggiungibile solo a piedi, in bicicletta, con mezzi elettrici o pubblici (è stato potenziato il servizio di bus). In concomitanza con la chiusura al traffico privato sono state organizzate una serie di attività culturali: concerti, escursioni con guide alpine, incontri con sportivi famosi, degustazioni con chef stellati (il programma degli eventi porta il nome #DolomitesVives).

Le Dolomiti sono patrimonio dell'Unesco e costituiscono un bene comune dell'intera umanità di oggi e domani. Ben vengano i tentativi, anche se ancora timidi e abbozzati, di preservarne il valore in chiave sostenibile. La sostenibilità ambientale, economica e sociale ha in sé il senso del limite e il turismo di massa che ha investito le Dolomiti negli ultimi decenni rischia di "consumare" il territorio in modo irreversibile. Ecco perché sperimentazioni come la chiusura al traffico del Passo Sella sono da salutare con favore, a maggior ragione nell'Anno del turismo sostenibile.

Eppure non mancano le polemiche. La Regione Veneto - da sempre favorevole all'inserimento di un ticket per i passi alpini - denuncia il fatto che il Trentino Alto Adige abbia preso la decisione in modo unilaterale. Inoltre minaccia ricorso al TAR per danni al turismo locale e ritenendo precluso il diritto alla mobilità.

Inoltre, c'è chi sostiene che, se uno degli obiettivi dell'iniziativa è ridurre le emissioni e i rumori, allora bisognerebbe interrogarsi sui tipi di mezzi pubblici che solcano la strada del Passo, non tutti proprio all'avanguardia dal punto di vista ecologico.

I diritti e gli interessi in gioco sono molteplici e probabilmente in conflitto. L'auspicio è che nove mercoledì del 2017 possano essere ricordati come un primo Passo (Sella e non!) di avvicinamento a un turismo più sostenibile a 360°.

19 luglio 2017
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