A un giovane italiano
Carlo Azeglio Ciampi
Rizzoli, Milano 2012, pp. 153, € 14
«È un modo per invitarti a “non mollare”; a non bloccarti scoraggiato,di fronte alla dimensione dell’ostacolo che vedi frapporsi tra te e il tuo domani» (p.38). Con questo tono di grande slancio, Carlo Azeglio Ciampi, già Presidente della Repubblica dal 1999 al 2006, si rivolge ai ventenni di oggi. Nel ricordare gli anni della sua giovinezza, l’A. menziona l’impegno nella Resistenza e la determinazione con cui la sua generazione si batté «per respingere la barbarie delle guerre e la violenza dei totalitarismi» (p. 54); rilegge criticamente la contestazione del Sessantotto, nella convinzione che ci sono alcuni anni della storia «in cui si rivela più che mai indispensabile mettere in moto la carica trainante dei giovani, del loro saper guardare oltre l’orizzonte del quotidiano, del loro ardire progettuale» (p. 59). Oggi che il «vento della crisi sta soffiando sempre più minaccioso sull’Eurozona» (p. 78), è bene rafforzare il punto di non ritorno rappresentato dalla moneta unica, «vero e proprio spartiacque nella storia plurisecolare del Vecchio Continente» (p. 81), ed è quanto mai urgente realizzare il modello federalista europeo.
Ciampi ammette: «non ho “ricette” e neanche indicazioni da fornire, che possano ristabilire, ancorché diverse dal passato, le condizioni che diano alla tua generazione certezza di realizzazione esistenziale, professionale, sociale» (p. 98). Eppure una bussola c’è, «sono i principi di libertà, solidarietà, equità; è il rispetto dovuto alla dignità di ogni uomo, indipendentemente dalla razza, dal colore della pelle, dalla religione professata» (p. 101). A questi valori i giovani devono dedicare la loro formazione; sono loro che possono «scorgere che cosa cela l’opacità del
presente; quali squarci di sereno si aprono
nella pur densa coltre di nubi» (p. 91).
Update RequiredTo play the media you will need to either update your browser to a recent version or update your
Flash plugin.
© FCSF 