A Sighet, in Romania, le CVX accolgono i profughi ucraini
"Ci troviamo di fronte a quella che potrebbe facilmente diventare la peggiore crisi umanitaria e dei rifugiati in Europa negli ultimi decenni”, ha detto il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres, il 28 febbraio, durante la riunione speciale di emergenza dell'Assemblea Generale sull'Ucraina. Si parla della possibilità di avere fino a 4 milioni di profughi, una parte dei quali hanno già cominciato a riversarsi nei Paesi limitrofi: Polonia, Romania, Ungheria, Moldavia e Bielorussia.
Tante sono le reti di solidarietà e accoglienza che si sono attivate in queste ore per soccorrere chi scappa dalla guerra. Fra queste anche quella delle
Comunità di Vita Cristiana (CVX), realtà formate da adulti e giovani di ogni condizione, seguite dai gesuiti e formate alla spiritualità ignaziana.
A Sighet, città della Romania vicinissima al confine con l’Ucraina, le CVX accoglieranno quaranta rifugiati nelle tre case famiglia del “Progetto Quadrifoglio”, aperte negli ultimi vent’anni dalla Lega Missionaria Studenti, sezione internazionale del movimento.
I dettagli del progetto e le
modalità per eseguire una donazione a supporto della predisposizione delle tre strutture abitative sono presenti a questa pagina, insieme al messaggio dell’assistente nazionale p. Massimo Nevola: “Sighet è una città di confine, la frontiere con l’Ucraina dista dalle nostre Case-famiglia meno di 800 metri. Da ieri pomeriggio la Romania ha aperto le frontiere ai profughi e in meno di 24 ore sono già entrati nel paese circa 3000 persone, dei quali circa 800 sono rimasti in città. Le autorità Municipali con le quali sono già in contatto sono grate della disponibilità, così anche il Jesuit Refugee Service di Romania che è pronto a patrocinare l’iniziativa, coordinandola insieme a quelle che intendono attivare in altre città: Suceava, Radauti e Bucarest”.
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