Quando il 25 gennaio 1959, a pochi mesi dalla sua elezione, papa
Giovanni XXIII annunciò la convocazione di un Concilio ecumenico
per la Chiesa universale, grande fu la sorpresa dentro e fuori l’ambiente
ecclesiastico. Gli anni che seguirono tra la preparazione e
la celebrazione del Concilio Vaticano II hanno costituito un periodo
di profondo confronto e dibattito all’interno del mondo ecclesiale,
segnando un punto di svolta fondamentale.
Al pari di altre riviste e giornali, anche sulle pagine di Aggiornamenti
Sociali i lavori del Concilio sono stati seguiti con attenzione, avvalendosi
del contributo di autori di assoluto rilievo, oltre a quello dei
membri della Redazione. Circa un anno prima dell’inizio del Concilio,
nel novembre del 1961, fu pubblicato ad esempio un articolo del
teologo Romano Guardini, molto citato da papa Francesco, in cui
rifletteva sui «particolari presupposti, contrastanti o favorevoli, che il
messaggio cristiano trova nell’uomo moderno a differenza dell’uomo
delle epoche precedenti».
Negli anni successivi altri contributi furono
firmati, ad esempio, dal teologo domenicano Yves Congar sul testo
preparatorio della futura Costituzione pastorale Gaudium et spes, dai
gesuiti Agostino Bea e John C. Murray sul tema della libertà religiosa,
a cui fu dedicato ampio spazio sulla Rivista, da Karl Rahner sul
dialogo all’interno della Chiesa.
Scorrendo la lista dei temi affrontati si riconosce in modo chiaro
la linea editoriale della Rivista, da sempre attenta al dialogo tra la
Chiesa e la società.
Nella foto,
il card. Agostino Bea
(1881-1968)
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