70° - Gli anni del Concilio Vaticano II

Fascicolo: aprile 2019

Quando il 25 gennaio 1959, a pochi mesi dalla sua elezione, papa Giovanni XXIII annunciò la convocazione di un Concilio ecumenico per la Chiesa universale, grande fu la sorpresa dentro e fuori l’ambiente ecclesiastico. Gli anni che seguirono tra la preparazione e la celebrazione del Concilio Vaticano II hanno costituito un periodo di profondo confronto e dibattito all’interno del mondo ecclesiale, segnando un punto di svolta fondamentale.

Al pari di altre riviste e giornali, anche sulle pagine di Aggiornamenti Sociali i lavori del Concilio sono stati seguiti con attenzione, avvalendosi del contributo di autori di assoluto rilievo, oltre a quello dei membri della Redazione. Circa un anno prima dell’inizio del Concilio, nel novembre del 1961, fu pubblicato ad esempio un articolo del teologo Romano Guardini, molto citato da papa Francesco, in cui rifletteva sui «particolari presupposti, contrastanti o favorevoli, che il messaggio cristiano trova nell’uomo moderno a differenza dell’uomo delle epoche precedenti».

Negli anni successivi altri contributi furono firmati, ad esempio, dal teologo domenicano Yves Congar sul testo preparatorio della futura Costituzione pastorale Gaudium et spes, dai gesuiti Agostino Bea e John C. Murray sul tema della libertà religiosa, a cui fu dedicato ampio spazio sulla Rivista, da Karl Rahner sul dialogo all’interno della Chiesa. Scorrendo la lista dei temi affrontati si riconosce in modo chiaro la linea editoriale della Rivista, da sempre attenta al dialogo tra la Chiesa e la società.

 

 

 

 

 

 

Nella foto,
il card. Agostino Bea
(1881-1968)

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